
Cronache Vesuviane: Covid e post Covid
Si chiamava Marco De Sarno, aveva 46 anni ed era un camionista. È lui, residente a Saviano, la vittima dell’incidente mortale sulla Statale 268 avvenuto dopo le 21 di ieri. Con lui in auto la compagna, che è gravissima insieme al figlio di tre anni dell’uomo. Ricoverata anche la figlia di 7 anni che invece sarebbe fuori pericolo al Santobono. Sono decine i messaggi che in queste ore stanno riempendo i social, da quando si è appreso chi fosse ad aver perso la vita nel terribile sinistro. In molti post Marco viene ricordato come il classico gigante buono vista la sua mole prorompente ma un cuore che sembrava essere altrettanto docile.
Il Centro medico polispecialistico Cmo di Torre Annunziata ottiene l’annullamento del sequestro dei macchinari Pet/Tac. Riapre pertanto la Medicina Nucleare, grazie all’accoglimento del ricorso presentato dai legali del Centro Medico Oplonti al Tribunale del Riesame. Annullato, quindi, integralmente, il sequestro disposto dai magistrati oplontini lo scorso 11 maggio. «Avvertiamo il dovere morale di informare i cittadini, i medici, le comunità scientifiche e, soprattutto, tutti i pazienti che in questi anni si sono affidati alla nostra struttura per ottenere assistenza» sono le parole di Luigi Marulo, amministratore del Cmo Centro Polispecialistico. Il Riesame ha accolto tutte le argomentazioni esposte dagli avvocati del Centro. «Come comunicato precedentemente, eravamo e siamo fiduciosi che presto sarà fatta chiarezza sulla vicenda. Ribadiamo la piena fiducia nell’operato dei giudici e della magistratura. Un particolare ringraziamento va, infine, ai nostri difensori, per il forte impegno profuso, umano e professionale».
Ciro Buonajuto in formato eroe che salva Ercolano, la città da lui amministrata, dalla eruzione del 79 d.C. E’ la ardita interpretazione in chiave contemporanea da parte di alcuni artisti locali di un murales inaugurato oggi nella nuova sede di “Cultura e Territorio”, la galleria espositiva che sorge accanto agli Scavi.Nel murales viene raffigurato un miles romano che narra l’eruzione alla matrona Rectina, la nobildona amica di Plinio il Vecchio. Un aitante Buonajuto trae in salvo alcune donne dalla furia esplosiva del vulcano sulle sponde della antica Herculaneum, con la città alle falde del Vesuvio sullo sfondo. “Gli ultimi giorni di Ercolano”, il titolo dell’opera svelata stamane alla presenza proprio del primo cittadino all’interno della galleria voluta dall’ “Accademia Ercolanese” presieduta da Aniello De Rosa.