
Scafati: il Comune dà i numeri, eccoli
Approvazione della Relazione sulla Gestione dell’anno 2019 e della proposta di Rendiconto dell’anno 2019 ai sensi degli artt. 151 e 227 del Tuel, d. lgs. 267/200
RILEVATO
– che gli esiti della verifica dei crediti e debiti reciproci con i propri enti strumentali e le società controllate
e partecipate, come da apposito prospetto allegato al rendiconto ai sensi dell’art. 11, comma 6, del d.lgs.
23 giugno 2011, n. 118, evidenzia una discordanza per il Consorzio di Bacino Sa1, pari ad € 43.373,91
(discordanza dovuta alla fattura n. 18 PA del 07/03/2019, non registrata in contabilità in quanto rifiutata,
così come risulta anche dalla Piattaforma della Certificazione dei Crediti);
– che dal Rendiconto 2019 emerge un risultato di amministrazione di € 41.149.737,25 (lettera a)
determinato ai sensi degli artt. 186 e 187 del Tuel nella versione attualmente vigente e mutuando lo
schema di cui al D.Lgs. n.118/2011, al lordo dei vincoli, degli accantonamenti e delle destinazioni previste
dalla normativa vigente, di seguito specificati:
PARTE ACCANTONATA: € 69.880.063,73
DI CUI:
– Fondo crediti di dubbia esigibilità da
riaccertamento ordinario: € 33.235.195,59
– Quota accantonata Sentenze PIP: € 2.671.734,28
– Quota accantonata Perdita consorzio bacino: € 611.418,37
– Quota accantonata Protezione civile: € 6.516,00
– Quota accantonata Rinnovi contrattuali: € 36.599,76
– Quota accantonata debito datore di lavoro: € 1.540,01
– Quota accantonata debito Enel: € 569.744,64
– Quota accantonata debito potenziale PIP: € 5.789.310,89
– Quota accantonata passività potenziali € 450.000,00
– Altri accantonamenti € 341.004,60
– Quota accantonata PDZ S1 € 1.196.596,81
– ANTICIPAZIONE DI LIQUIDITÀ D.L. n. 35/2013: € 16.844.482,78
– ANTICIPAZIONE DI LIQUIDITÀ art. 243 TUEL : € 8.125.920,00
PARTE VINCOLATA: € 7.768.711,15
DI CUI:
-Vincoli derivanti da leggi e
dai principi contabili: € 2.628.700,06
-Vincoli derivanti da trasferimenti: € 3.410.676,01
-Vincoli derivanti dalla contrazione
di mutui: € 1.559.389,99
– Rimborso commissione straordinaria: € 58.527,77
– Contributo comuni sciolti per infiltrazioni mafiose: € 17.700,00
– Vincoli per proventi da violazione cds: € 93.717,32
PARTE DESTINATA: € 190.066,06
– Avanzo vincolato per oneri di urbanizzazione € 190.066,06
PARTE DISPONIBILE: – € 36.689.103,69
(negativo) – che il Rendiconto 2019 si chiude con un disavanzo di amministrazione pari ad – € 36.689.103,69 (parte
disponibile);
CONSIDERATO che la “Parte Disponibile” dell’avanzo di amministrazione 2019 comprende
“algebricamente” le seguenti due componenti:
– il maggior disavanzo da riaccertamento straordinario (pari a € 19.287.479,69), ridotto di cinque trentesimi
(ciascuno pari a € 642.915,99), ovvero l’importo netto di € 16.072.899,74, il quale, ai sensi del D.M. del 02/04/2015, costituisce il residuo disavanzo da riaccertamento straordinario da coprire nei prossimi 25
anni e rappresenta il limite massimo invalicabile al fine di non incorrere in ipotesi di ulteriore disavanzo di
amministrazione;
– il maggior disavanzo di cui al piano di riequilibrio finanziario pluriennale approvato con delibera commissariale n. 64 del 05.07.2017 ai sensi dell’art. 243 bis del d.lgs. n. 267/2000 (pari a € 14.927.917,11), ridotto della quota di € 700.000,00 relativa all’esercizio 2017 ,della quota di € 1.501.799,80 relativa all’esercizio 2018 e della quota di € 1.706.879,76 relativa all’esercizio 2019, ovvero l’importo netto di € 11.019.237,55.
TUTTO QUANTO PREMESSO si rileva che nel 2019 l’obiettivo del disavanzo, ai fini del ripiano del maggior
disavanzo da riaccertamento straordinario nonché del maggior disavanzo di cui al piano di riequilibrio finanziario pluriennale è così determinato:
Risultato di amministrazione 2018 – € 29.393.333,43
Quota disavanzo da riaccertamento straordinario 2019 € 642.915,99
Quota ripiano disavanzo da ripiano di riequilibrio finanziario pluriennale 2019 € 1.706.879,76
Obiettivo disavanzo 2019 – € 27.043.537,67
RILEVATO che il risultato di amministrazione 2019 (parte disponibile) non garantisce, ai sensi del D.M. del 02/04/2015, del D.Lgs. n.118/2011 e dei vigenti principi contabili, la totale copertura della quota annuale di € 642.915,99 relativa al ripiano trentennale del maggior disavanzo da riaccertamento straordinario (di € 19.287.479,69), di cui alle deliberazioni G.C. n.130 del 30/04/2015 e C.C. n.21 del 17/06/2015 e la
copertura della quota di € 1.706.897,76 relativa al ripiano decennale del maggior disavanzo di cui al piano di riequilibrio finanziario pluriennale approvato con delibera commissariale n. 64 del 05.07.2017 ai sensi dell’art. 243 bis del d.lgs. n. 267/2000 atteso che il risultato registrato di – € 36.689.103,69 è in valore assoluto peggiore della soglia attesa di – € 27.043.537,68, registrando un margine negativo pari ad – € 9.645.566,01. Tale disavanzo deriva, essenzialmente, dalla cancellazione dei residui attivi per €
6.608.174,40, nel rispetto dei principi contabili Si rileva, inoltre, che rispetto all’esercizio 2018 si registra un incremento del FCDE che passa da € 29.244.804,65 ad € 33.235.195,59, in linea con le indicazioni del Collegio dei Revisori dei Conti e della stessa Delibera di omologazione del piano di riequilibrio finanziario
pluriennale della Corte dei Conti – Sezione di Controllo Regionale per la Campania.
In sintesi, l’emersione del disavanzo di amministrazione è dovuto a quello che si configura come un’ulteriore attività di diligente e puntuale applicazione dei principi contabili, tesa alla “reale” salvaguardia
degli equilibri di bilancio.
ATTESO che in sede di bilancio di previsione 2020/2022 è stata già applicata la quota di disavanzo presunto
pari ad € 631.060,10, risulta, dal rendiconto 2019 un disavanzo da ripianare pari ad € -9.014.506,91, così
come dettagliatamente illustrato nel prospetto seguente:
R.d.A. 2019 €. -36.689.103,69
Obiettivo 2019 € – 27.043.537,68
Disavanzo di Amministrazione 2019 €. 9.645.566,01
Quota di disavanzo amministr. Presunto applicato 2019 € 631.060,10
Quota disavanzo da ripianare € -9.014.505,91
VISTO il decreto sindacale n. 3 del 3/02/2020 di conferimento dell’incarico di Responsabile del Settore III
Finanze e Personale al dr. Francesco Paolo Martellaro;
VISTI:
– il d. lgs. 18 agosto 2000, n. 267 recante “Testo Unico delle Leggi sull’Ordinamento degli Enti Locali”;
– il d. lgs. 23 giugno 2011, n. 118 recante “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e
degli schemi contabili delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della
legge 5 maggio 2009, n. 42”;
– il d. lgs. 18 aprile 2016, n. 50 recante “Attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE
sull’aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d’appalto degli enti
erogatori nei settori dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonche’ per il riordino della
disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture”;
– il d.m. 16 gennaio 2018, n. 14 recante “Regolamento recante procedure e schemi-tipo per la redazione e la
pubblicazione del programma triennale dei lavori pubblici, del programma biennale per l’acquisizione di forniture e servizi e dei relativi elenchi annuali e aggiornamenti annuali”;
– il d.m. 1 agosto 2019, “Aggiornamento degli allegati al decreto legislativo n. 118 del 2011”; – i principi generali o postulati, Allegato 1 al d. lgs. 23 giugno 2011, n. 118;
– il Principio contabile applicato concernente la programmazione di bilancio, Allegato n. 4/1 al d. lgs. 23 giugno 2011, n. 118;- il Principio contabile applicato concernente la contabilità finanziaria, Allegato n. 4/2 al d. lgs. 23 giugno 2011, n. 118;
– il Regolamento di Contabilità armonizzata dell’ente, approvato con delibera consiliare n. 29 del 08/06/2016;
ATTESI
– il parere reso ai sensi dell’art. 49 del d. lgs. n. 267 del 18 agosto 2000 che viene integralmente trascritto e
inserito nella presente deliberazione (regolarità tecnica);
– il parere reso ai sensi dell’art. 153 del d. lgs. n. 267 del 18 agosto 2000 che viene integralmente trascritto
e inserito nella presente deliberazione (regolarità contabile);
SI PROPONE DI DELIBERARE
1. DI APPROVARE la Relazione sulla Gestione dell’anno 2019 ai sensi dell’art. 151, comma 6, del d.lgs.
18 agosto 2000, n. 267, che riporta le illustrazioni previste dall’art. 11, comma 6, del d. lgs. 23 giugno
2011, n. 118;
2. DI APPROVARE la proposta di Rendiconto dell’anno 2019 allegata alla presente proposta di deliberazione, ai sensi dell’art. 227, comma 2 del d. lgs. 18 agosto 2000, n. 267 e del d. lgs. 118/2011 che chiude con un risultato di amministrazione di € 41.149.737,25 (lettera a) determinato ai sensi degli artt. 186 e 187 del Tuel nella versione attualmente vigente e mutuando lo schema di cui al D.Lgs. n.118/2011, al lordo dei vincoli, degli accantonamenti e delle destinazioni previste dalla normativa vigente, di seguito specificati:
PARTE ACCANTONATA: € 69.880.063,73
DI CUI:
– Fondo crediti di dubbia esigibilità da
riaccertamento ordinario: € 33.235.195,59
– Quota accantonata Sentenze PIP: € 2.671.734,28
– Quota accantonata Perdita consorzio bacino: € 611.418,37
– Quota accantonata Protezione civile: € 6.516,00
– Quota accantonata Rinnovi contrattuali: € 36.599,76
– Quota accantonata debito datore di lavoro: € 1.540,01
– Quota accantonata debito Enel: € 569.744,64
– Quota accantonata debito potenziale PIP: € 5.789.310,89
– Quota accantonata passività potenziali € 450.000,00
– Altri accantonamenti € 341.004,60
– Quota accantonata PDZ S1 € 1.196.596,81
– ANTICIPAZIONE DI LIQUIDITÀ D.L. n. 35/2013: € 16.844.482,78
– ANTICIPAZIONE DI LIQUIDITÀ art. 243 TUEL : € 8.125.920,00
PARTE VINCOLATA: € 7.768.711,15
DI CUI:
-Vincoli derivanti da leggi e
dai principi contabili: € 2.628.700,06
-Vincoli derivanti da trasferimenti: € 3.410.676,01
-Vincoli derivanti dalla contrazione
di mutui: € 1.559.389,99
– Rimborso commissione straordinaria: € 58.527,77
– Contributo comuni sciolti per infiltrazioni mafiose: € 17.700,00
– Vincoli per proventi da violazione cds: € 93.717,32
PARTE DESTINATA: € 190.066,06
– Avanzo vincolato per oneri di urbanizzazione € 190.066,06
PARTE DISPONIBILE: – € 36.689.103,69
(negativo)
3. DI APPROVARE un disavanzo di amministrazione pari ad – € 36.689.103,69 che non garantisce, ai
sensi del D.M. del 02/04/2015, del D.Lgs. n.118/2011 e dei vigenti principi contabili, la totale
copertura della quota annuale di € 642.915,99 relativa al ripiano trentennale del maggior disavanzo
da riaccertamento straordinario (di € 19.287.479,69), di cui alle deliberazioni G.C. n.130 del 30/04/2015 e C.C. n.21 del 17/06/2015 e la copertura della quota di € 1.706.897,76 relativa al ripiano decennale del maggior disavanzo di cui al piano di riequilibrio finanziario pluriennale approvato con delibera commissariale n. 64 del 05.07.2017 ai sensi dell’art. 243 bis del d.lgs. n.267/2000 atteso che il risultato registrato di – € 36.689.103,69 è in valore assoluto peggiore della
soglia attesa di – € 27.043.537,68, registrando un margine negativo pari ad – € 9.645.566,01 (al lordo
della quota di disavanzo presunto 2019 già applicata al bilancio di previsione 2019 – come specificato
nello specchietto seguente):
R.d.A. 2019 €. -36.689.103,69
Obiettivo 2019 € – 27.043.537,68
Disavanzo di Amministrazione 2019 €. 9.645.566,01
Quota di disavanzo amministr. Presunto applicato 2019 € 631.060,10
Quota disavanzo da ripianare € -9.014.505,91
4. DI PRENDERE ATTO CHE, come previsto dal d.lgs. n. 267/2000, l’eventuale disavanzo di
amministrazione, accertato ai sensi dell’articolo 186 – ovvero in sede di rendiconto – , genera
automaticamente condizioni di mancanza di copertura finanziaria ed obbliga a provvedere al ripiano dello stesso, che avverrà in sede di approvazione consiliare del rendiconto di gestione 2019, con separato atto, in corso di predisposizione;
5. DI PRENDERE ATTO CHE, con l’approvazione dello schema di Rendiconto dell’anno 2019, risultano rispettati il pareggio di bilancio 2019, la riduzione tendenziale della spesa del personale 2019 e la
copertura integrale dei costi del servizio di igiene urbana 2019;
6. DI PRENDERE ATTO CHE, così come dimostrato dall’allegata tabella, non sussistono le condizioni di deficitarietà strutturale di cui all’art. 242, comma1, del d.lgs. n. 267/2000;