Dopo cena tornai al
libro che stavo leggendo ero
arrivata a pagina cento-
quaranta ancora duecentoventi
pensavo quella
sera mentre a cena
parlavamo con una giovane
coppia della densa improbabile
vita del libro in cui mi ero accomodata
i personaggi ormai erano i miei compagni inquieti
li conoscevo sapevo che sarei potuta
rientrare in quelle vite senza alcuna perdita
tanto solidamente le abitavo ho scorso gli scaffali
alcuni libri così cari mi erano mancati
mi sono allungata per prenderli
in mano ho respirato due volte
pensavo all’accelerazione dei giorni
sì avrei potuto rientrarci ma…
No come potevo disertare tutta quell’altra vita
quei seminterrati di città
Abbandono Come potevo essermi permessa
di pensare a mezz’ora di distrazione
quando la vita aveva pagine o decenni da sfogliare
e tante cose stavano per accadere alle persone
che già conoscevo e quasi amavo
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