“La nostra visione per l’Italia, dove nel 2019 oltre 4 milioni di persone hanno aperto la app Uber e che vede un rapporto taxi/macchine con conducente per numero di abitanti tra i più bassi d’Europa, è di diventare una vera e propria piattaforma di mobilità che includa diverse alternative di trasporto dagli Ncc ai taxi, dalle biciclette elettriche ai monopattini fino alla possibilità di includere nella pianificazione di viaggio anche il trasporto pubblico locale. Lo ha detto Lorenzo Pireddu, General Manager Uber Italia, intervenendo all’evento di presentazione della quarta edizione della Conferenza Nazionale sulla Sharing Mobility, dal titolo ‘LessCARS’, promosso da Ministero dell’Ambiente, dal Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti e dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile. Obiettivo della società che si occupa di sharing mobility è quello di ”offrire un servizio sempre più sicuro, affidabile e accessibile e aumentando la nostra presenza nel Paese.
Entro la fine dell’anno lanceremo il servizio Uber Taxi a Napoli ed estenderemo il servizio Uber Black in altre due città italiane oltre a Milano e Roma. In questo modo saremo presenti, entro la fine del 2020, in sei città italiane, permettendo così a circa 11 milioni di persone di avere la possibilità di accedere alla app Uber e ai suoi servizi”. Con 15 miliardi di viaggi effettuati, in dieci anni Uber ha confermato la sua presenza in 10mila città di 69 paesi di tutti e 6 i continenti e ogni giorno conta 21 milioni di viaggi attraverso la piattaforma che offre così opportunità di lavoro a circa 5 milioni di driver in tutto il mondo.