La caccia all’untore non finisce mai. Additato su Fb come untore di covid-19, per una festa mai organizzata a cui, secondo le ‘male lingue’ sarebbero state invitate una trentina di persone, e poi diffamato, sempre sui social, da alcuni concittadini.
E’ quanto accaduto a un marittimo di 63 anni, di Vico Equense, che lo scorso 22 giugno ha presentato una denuncia-querela ai carabinieri della città della costiera sorrentina dove abita con la sua famiglia.
La caccia all’untore non finisce mai
Agli investigatori della Procura di Torre Annunziata chiede l’identificazione di 15 persone, che definisce “leoni da tastiera”, responsabili, a suo dire, di averlo denigrarlo diffamato “a mezzo stampa” tra il 3 aprile e il 30 maggio scorsi, dopo la pubblicazione di un post su Fb nel quale sindaco rendeva noto alla popolazione della presenza di casi di coronavirus in città.