L’Editoriale: scatta l’allarme rosso-verde. La senatrice Riccardi ha traslocato nella Lega, ma ci sono esponenti come Crucioli e Drago che vengono considerati quasi sull’uscio, con la ‘grana’ dei rendiconti che potrebbe costringere i vertici M5s ad altre espulsioni (tra queste la Pacifico), considerato che chi è stato cacciato come Giarrusso avrebbe la possibilità di adire a vie legali per rimarcare il differente trattamento.
La responsabilità spetta ai partiti e ai singoli parlamentari, per ora la ‘contromossa’ a palazzo Madama è quella di evitare di affrontare questioni divisive e di far lavorare le Commissioni (la prossima settimana non ci saranno lavori d’Aula). Anche per chiudere la ‘finestra’ del voto anticipato a luglio.
Conte presienzerà un’altra riunione dei capi delegazione che dovrebbe essere allargata ai ministri e agli ‘sherpa’ economici della maggioranza. L’obiettivo del premier è esaminare ogni provvedimento per trovare una sintesi e rimuovere i veti incrociati dei partiti. Conte non intende ‘vivacchiare’, ha fatto capire più volte ai referenti della sua maggioranza di non voler trascinarsi i dossier. Preme perché si chiuda su Autostrade, sul dl semplificazioni, sull’ex Ilva, su Alitalia. Oltre a fare il punto anche sul piano di rilancio e sull’idea di tagliare l’Iva.
L’Editoriale: scatta l’allarme rosso-verde
Al momento in ogni caso deputati e senatori sono chiamati a convertire i dl ma “già la partita sul dl rilancio è complicata, figuriamoci quando arriverà il momento della nuova legge di bilancio”, osserva un deputato dem. Quello del voto anticipato ovviamente è solo un timore che ritorna a fasi cicliche, neanche la Lega ci crede più di tanto. “Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie”, la battuta del numero due del partito di via Bellerio, Giorgetti che cita Ungaretti.