Fischi, cori e lanci di acqua all’arrivo del leader della Lega. Clima di fortissima tensione a Mondragone all’arrivo di Matteo Salvini. I manifestanti presenti in zona lo contestano al grido di “sciacallo”, uno di loro gli ha lanciato contro dell’acqua (“Bene, ho anche caldo”, ha replicato il leader leghista). Le forze dell’ordine hanno cercato di allontanare i contestatori usando anche i manganelli.
Dopo una carica, la situazione è tornata un po’ più calma. Salvini è arrivato a bordo di un’auto protetto dalle forze dell’ordine, ma immediatamente dai numerosi contestatori presenti sono partiti i cori “Buffone, buffone”, “Sciacallo” e “Lavaci col fuoco”, mentre qualcuno lanciava acqua da una bottiglietta.
Salvini ha provato a prendere la parola qualificando i contestatori come “qualche balordo dei centri sociali” ma si è presto interrotto, mentre un cordone di agenti di polizia è posto a protezione di Salvini e dei militanti ed esponenti della Lega presenti. “Centri sociali al servizio della camorra. Il braccio armato della sinistra che preferisce abusivi e camorra ai cittadini perbene. Qui a Mondragone il problema è la camorra e la malavita, mi dispiace che centri sociali preferiscano la delinquenza alla legalità”.
Ha detto ai giornalisti Matteo Salvini, segretario della Lega. “Ci hanno tagliato i fili dell’elettricità, ma se pensano di farci paura con due uova hanno sbagliato persona tanti cittadini e immigrati perbene ci chiedono di essere qui”. Circa 200 agenti delle forze dell’ordine presidiano la zona. A dare il benvenuto a Salvini anche vari striscioni che lo invitano ad andare via. In contemporanea una manifestazione delle sigle antifasciste che hanno tentato di avvicinarsi alla zona dove c’è il leader della Carroccio per contestarlo. “Viva la gente perbene”, dice Salvini. “Italiani o stranieri – precisa – peccato che c’è qualche balordo dei centri sociali che preferisce l’illegalità”. Già prima dell’arrivo di Salvini ci sono stati scontri e tensione.
I circa cento manifestanti anti salvini, arrivati in corteo davanti i Palazzi Cirio, dove riisiede la comunità bulgara in quarantena per i casi di contagio Covid 19, hanno provato a forzare il cordone di sicurezza disposto dalle forze dell’ordine, che hanno risposto con una manovra di alleggerimento, respingendoli Qualche momento di tensione c’è stato anche tra i cittadini di Mondragone, divisi in due fazioni tra pro e contro la Lega. Il leader della Lega ha poi incontrato alcuni residenti italiani dei palazzi Cirio. L’incontro è avvenuto alle porte della mini zona rossa. Completamente ignorate le norme di distanziamento tra la ressa dei giornalisti, forze dell’ordine, contestatori e militanti ed esponenti della Lega.
Salvini: “Tornerò” “I violenti sono quelli che hanno attaccato i poliziotti e rotto l’impianto elettrico, impedendo alla gente di parlare. Questi sono complici della camorra”. Matteo Salvini commenta così le contestazioni che hanno accompagnato il suo arrivo a Mondragone. “Noi continueremo a tornare finché in questi palazzi non tornerà la legalità. La democrazia non prevede la violenza e le botte alla polizia. E’ mio dovere esserci e tornerò giorno dopo giorno senza avvisare quei delinquenti. Se pensano di intimidirci hanno sbagliato, il mio avversario in Campania è la camorra”.
Mondragone: Salvini, tanto rumore, solo casini
Annullato l’incontro al Kuursal E’ stato annullato il secondo appuntamento della visita di Matteo Salvini a Mondragone previsto al lido Kuursal. Ad aspettarlo c’erano l’ex sindaco Giovanni Schiappa, il consigliere regionale Gianpiero Zinzi e l’europarlamentare Valentino Grant, che ha parlato di “attentato alla democrazia” in relazione alle contestazioni al leader della Lega. Schiappa ha commentato l’accaduto come una “grande occasione persa per tante persone”, mentre Gianpiero Zinzi, ha affermato che “è stato impedito a un leader politico di parlare”. Il sindaco “Preferisco non commentare”, dice all’Agi il sindaco di Mondragone, Virgilio Pacifico, rimandando a domani ogni sua considerazione sulla presenza in città del leader della lega, Matteo Salvini, sulle proteste e sulla manovra di allegerimento e le tensioni tra residenti nel Palazzi Cirio e abitanti. ‘”Avremmo voluto gestire con maggiore tranquillità questa situazione, non ammettiamo strumentalizzazioni di nessuna natura sulla nostra città. Mondragone ha già tanti problemi, non vorremmo che diventi il pretesto di uno scontro politico che nulla a che vedere con gli interessi dei mondragonesi”.