Castel San Giorgio: basta al consumo esagerato del suolo. Chiarissime le riflessioni di Mario Alfano del circolo di Legambiente. Il Cimitero “vecchio” ha una superficie di circa mq 14.750, la parte dell’ampliamento risalente ad una quarantina di anni fa, è di circa mq 8.600 per un totale di circa mq 23.325.
L’ampliamento previsto dal PUC, che è progettato su previsioni al 2028, cioè tra 8 anni, prevede una nuova superficie di circa mq 12.000 e una superficie per il parcheggio di circa mq 6.000 per un totale di consumo di suolo di circa mq 18.000, una aumento di superficie di oltre il 77% rispetto all’esistente.
Da quello che si è detto in Consiglio Comunale, questo ampliamento sarà realizzato con un “PROJECT FINANCING” cioè la gestione di un bene pubblico da parte di un privato e questo ci fa capire dell’enorme spreco di suolo, non giustificabile nell’immediato. Inoltre, spesso il privato per aumentare il lucro prevede anche la costruzione di forni crematori che oltre a far sorgere altre problematiche ambientali, sicuramente non necessari per la popolazione di Castel San Giorgio, visto la vicinanza di quello esistente a Cava del Tirreni e visto il numero esiguo a cui si ricorre, per adesso, a questo tipo di pratica.
Castel San Giorgio: basta al consumo esagerato del suolo
Riteniamo, invece, che i beni comuni in quanto tali devono essere gestiti dagli Enti pubblici, dove non è ammissibile produrre lucro da parte di privati, a maggior ragione per il Cimitero, con problematiche così delicate che toccano la sfera religiosa ed etica-morale.
Né riteniamo giustificabili tali operazioni motivandole con la mancanza di risorse, dovrà essere compito delle Amministrazioni reperirle per continuare la gestione pubblica del Cimitero, così come è stato fatto fino ad ora.