Stabia rilancia Stabia. Le due ville romane, villa San Marco e villa Arianna, riaperte in due momenti differenti nelle ultime settimane, mantengono la loro dimensione solitaria e fresca anche dopo il lockdown. Forse ancor di più, visto che alcuni spazi, causa protezione dal virus, non sono visitabili ma gustabili solo dall’esterno. Anche qui si fanno prove generali di normalità aspettando nuovi momenti di rilancio per un sito di profondo valore come Stabiae.
MUSEO, SCAVI, RESTAURI, IL SITO RACCONTATO DAL DIRETTORE MUSCOLINO
La vera notizia è che il museo con gli oggetti provenienti dagli scavi sta per prendere davvero insperata forma. Intanto, ci racconta il direttore Francesco Muscolino, tutti i reperti che per decenni sono rimasti nello scantinato della scuola media Stabiae, ora sono a Palazzo Reale, pronto a ospitarne colori, forme, dimensioni e storia. La previsione, espressa in questa intervista dal direttore Muscolino, è che la sua apertura sia prevista tra agosto e settembre. Se tutto va bene. E per la prima volta si potrà non solo vedere, tutti insieme, reperti che intanto hanno girato il mondo, ma anche, grazie a un ‘deposito’ visitabile, tutti quegli oggetti che non rientrano nell’esposizione permanente. E poi, si aspettano tante iniziative, rimandate causa Covid, come nuovi scavi in villa Arianna (sospesi per quest’anno e normalmente realizzati dall’Ermitage) e nuovi scavi anche in villa San Marco ad opera dello stesso Parco, che potrebbe rivelare notizie su parte del peristilio superiore non ancora sondato, forse, neppure dai Borbone. Per l’autunno previsto il ritorno di restauratori dall’Accademia di Belle Arti di Varsavia. E poi il ripristino nella zona termale di villa San Marco di affreschi staccati duranti gli scavi novecenteschi di Libero D’Orsi. Con entusiasmo ci racconta il direttore e con slancio rilanciamo lo sguardo su una Stabiae sempre poco raccontata.
UN INVITO A SCOPRIRE
Nel video non ci sono molte immagini della bellezza delle ville romane, ma parole di un’intervista, parole di futuro e di presente. Il sottofondo, però, fa capire tante cose: il sonoro di uccellini, tra la frescura e la bellezza di colori, racconta molto. Il resto è decisamente un invito a scoprire. In questi luoghi, a ingresso gratuito, si può attraversare il lusso antico e la bellezza in pareti senza storia. Villa San Marco, con due perisitili, una zona termale di particolare bellezza e il peristilio inferiore, con la sua piscina e ninfeo decorato, affascina, sospende. Senza contare le diete con immagini memorabili come Ifigenia e Perseo.
Le Villa Arianna con le sue pitture parietali di una bellezza inenarrabile, è proprio il luogo da cui provengono dipinti famosi come la Flora (oggi al Museo Archeologico Nazionale di Napoli) o a cui è stata dedicata una sala del Museo MANN, rappresentativa della raffinatezza del posto. Ma molto è restato in loco come il grande quadro da cui la dimora prese il nome: Arianna che, disperata per essere stata abbandonata da Teseo, trova un amore più grande nel dio Bacco. Tutte dimensioni che aspettano di essere sempre più riscoperte anche in questo periodo di post-covid.