Come dire ? Come dire! Come dire…Come dire. Come dire niente, continua la saga del dire a vanvera, come non si sa. Più aumentano le pressioni di fondo, più appare netta la distanza tra Nocera Inferiore e Nocera Superiore, due realtà profondamente diverse in tutto, specialmente nel modo di pensare e di vivere la vita. Quando uno studioso, indicato come illustre, dice che la colpa della mancata “riunione” è della Provincia di Salerno, ci cadono le braccia. Possibile che la demenza abbia questi effetti ? Restiamo sulla terra, please e visti i palamanari tempi… Nocera Superiore, con vizi e virtù, merita maggior rispetto, non di essere oggetto di discussioni che manco vuole, farebbe bene a scansare il pericolo. Come ? Indignarsi, sorridere e ignorare.
Abbiamo perduto troppo tempo, disse il capetto della mandria invocando un referendum che quasi nessuno vuole, magari calato dall’altro o dall’alto. La cazzata del tempo: il potere economico della provincia è a Nocera, non a Salerno. Ascoltiamo argomenti che fanno accapponare la pelle, nessuna voglia di misurarsi la palla, solo invocazione di una superiorità che non esiste, insomma una scemenza- attenzione alla rima – fuori dal tempo. L’unica strada percorribile è l’Agro unito, il resto è noia e non abbiamo bisogna della Calabria – attenzione al riferimento – per trovare insegnamenti, pensassero a Nocera Tirinese, la nostra Nocera è inferiore e superiore, è da unire ma può tranquillamente restare separata, siamo seri.. senza preposizione semplice o articolata, censori e simili non ne vogliamo… A furia di come dire, ma anche di attimino senza Bettega, s’ammazza l’intelligenza, persino quella geografica, non parliamone di quella politica, ci mancavano solo i finti eredi di finti socialisti, figli confidustriali col garofano scomparso. Il gioco è scoperto, le carte in mano sono da clamoroso bluff.