Il Coordinamento Nazionale dei Docenti della disciplina dei Diritti Umani intende ricordare l’omicidio di Nicola Nappo, vittima innocente della Camorra, assassinato per errore il 9 luglio del 2009. «Si può morire a 23 anni solo perché si somiglia a chi ha pestato il figlio di un malavitoso? Le innumerevoli storie di vite spezzate dalla criminalità organizzata ci dicono di sì, si può morire da innocenti quando si tratta di mafie.
E Nicola è solo una delle tante vittime incolpevoli a cui la Camorra ha tolto la vita. Si parlò di scambio di persona: fu questo il motivo che trasformò una normalissima sera d’estate, al centro di Poggiomarino, in un inferno di sangue».