Diciamo la verità, è stata una mattinata a metà tra summit per il punto della situazione e tirata elettorale, ci sta di questi tempi. Gradevole e anche se a volte ripetitivo Vincenzo De Luca, che ha anticipato di qualche ora e in luogo pubblico, assembrato in qualche caso, il suo Venerdì da sceriffo social. Toni condivisibili da parte del sindaco Torquato, che ha chiesto impegni, ancora una volta, per collettamento, inquinamento fluviale, Montevescovado e zona industriale, tutte location e situazioni viste nella mattinata nocerina dal Governatore, accompagnato dai fidatissimi Picarone, presidente della commissione regionale bilancio, Russo, addetto stampa ex Repubblica.
De Luca ha preso o ripreso impegni,si è detto convinto che assieme al ribadito nuovo rinascimento campano possa esserci anche un rinascimento nocerino, un boom nel boom. De Luca conosce alla perfezione Nocera, sa che non può e non deve tradirla. La conosce fin dai tempi della segreteria provinciale del Pci, Nocera operaia era un punto di riferimento forte, non solo per la festa del Primo Maggio (stamattina c’era il solo Angelo Verrillo a rappresentare la memoria storica di quel tempo ormai andato). L’ha conosciuta nel bene e nel male, il riferimento secondo è alla dura contestazione qualche mese dopo il famoso derby. De Luca, teniamolo a dirvelo, è juventino e non tifoso regionale. Invece tifosi in vista delle Regionali erano e restano i candidati nostrani del suo schieramento, tutti presenti stamattina: Petrosino, Arena e Bottone. Impressionante la coda a Palazzo di Città, pur in assenza della parte di maggioranza definiamola civica di destra compresa in maggioranza.
Ora, e nel corso dei prossimi anni in caso di annunciata vittoria deluchiana, occorrerà mantenere fede agli impegni, con l’aggiuntiva speranza che vi sia realmente la possibilità di portare a Palazzo Santa Lucia qualche rappresentante di questa terra, che non può e non deve limitarsi ad essere soltanto un serbatoio di voti.
Non sono venuto qui a fare campagna elettorale ma a portare i risultati della nostra azione amministrativa” ha detto appena arrivato a Fosso Imperatore. E, in effetti, ha consegnato al nutrito parterre di imprenditori un paio di ottime notizie. La prima riguarda la costruzione dell’impianto fognario industriale – condizione per lo sviluppo delle attività – “per la quale abbiamo stanziato 16 milioni e le cui procedure seguirò personalmente per evitare di perderci nelle paludi burocratiche”. La seconda l’ampliamento del 20% delle volumetrie degli opifici senza alcun impatto sullo strumento urbanistico. Sale in auto e, mentre sfreccia verso Montevescovado. Arrivati sul posto prende visione del paio di scheletri di palazzi da risanare (”qui ci sono 50 alloggi”, gli confida il sindaco – foto in alto) poi, quando incassa la promessa di Torquato “risolva i problemi dell’inquinamento e del recupero urbanistico e le faccio costruire a Nocera il monumento in vita…”, cede alla più rituale delle scaramanzie… In centro si affaccia su uno dei ponti del Cavaiola (articolo a parte) e tocca con mano il livello di inquinamento.