Stato d’emergenza prorogato fino a fine anno e nuove misure per contrastare il Covid-19, compreso il divieto d’ingresso per chi proviene da alcuni Paesi “a rischio”. Sono alcuni degli aggiustamenti del governo in vista del nuovo Dpcm (il decreto del presidente del Consiglio) che deve rinnovare le misure adesso in vigore per contenere il contagio da coronavirus che scadono il 14 luglio.
Martedì il ministro della Salute, Roberto Speranza, illustrerà in Parlamento i nuovi provvedimenti. Secondo quanto riferisce il Corriere della Sera, resterà l’obbligo di indossare la mascherina nei luoghi chiusi, quando non si può rispettare il distanziamento; stop invece all’obbligo dei guanti che, secondo le Regioni, se utilizzati in modo errato “possono rappresentare un rischio aggiuntivo”. Continua l’obbligo di sanificazione dei locali, così come quelli di misurare la temperatura e mettere a disposizione dispenser di disinfettante per le mani in uffici e negozi. Nei locali pubblici bisognerà continuare a lasciare le proprie generalità.
Slitterà inoltre la riapertura delle discoteche, prevista inizialmente per martedì prossimo ma che dal 14 luglio dovrebbe essere spostata a fine mese. Le Regioni però potranno concedere deroghe, assumendosene la responsabilità.
Rimane in vigore anche il divieto di assembramento, soprattutto per via dei nuovi focolai che continuano a nascere nel Paese, e proseguiranno i controlli nei luoghi della movida e sulle spiagge. Mentre sulle sagre, sulle fiere di paese e sulle feste estive è ancora in corso il dibattito sull’opportunità di controlli più stringenti.
Infine, il governo dovrebbe prorogare il divieto d’ingresso in Italia a chi, anche mediante triangolazioni, arriva da Armenia, Bahrein, Bangladesh, Kuwait, Oman, Bosnia Erzegovina, Macedonia del Nord, Moldova, Brasile, Cile, Panama, Perù e Repubblica Dominicana. Gli italiani, che vivono o sono passati in uno di questi Stati, possono rientrare ma devono mettersi in quarantena.