Scafati. Di pochi giorni fa la notizia di una presunta pace fatta tra gli Indipendenti e il Primo cittadino che, nonostante gli sforzi di resistenza, ha dovuto cedere alle richieste dei quattro ‘oppositori’ di maggioranza, di azzerare l’Esecutivo, le Commissioni consiliari e rivedere qualche incarico qua e là con l’obiettivo di ripartire da capo e ripartire bene.
La costola locale e indipendente di Fratelli d’Italia – Auricchio, Di Massa, Attianese e Cola – ricordiamo essere nata per fungere da pungolo a un’Amministrazione piegata su se stessa se non addirittura immobile. Ciò che forse non era molto chiaro è che quel ‘pungolo’ si sarebbe trasformato ben presto nel gioco del tiro alla fune, con una delle due squadre particolarmente capace di imbarcare giocatori a ogni nuovo match.
Una nuova squadra quindi si è formata per sottoscrivere un documento che oltre la critica, detta la futura agenda politica del sindaco.
Sette consiglieri che, restando fedeli alla propria sigla, hanno preso nuova consapevolezza della realtà cittadina.
Il partito della Lega con Bottone e Porpora, i quattro di Fratelli d’Italia Indipendente e Cascone del Gruppo Misto, reduce da una recente separazione con l’amico Arcangelo Sicignano ritengono sia “Necessaria una riorganizzazione totale della macchina comunale e che tale manovra si concretizzi nel più breve tempo possibile. I cittadini di Scafati hanno bisogno di risposte concrete da parte dell’amministrazione.
È finito il tempo degli spot elettorali, è arrivata l’ora di agire seriamente, per ridare le giuste motivazioni all’intera macchina comunale. Sappiamo che le risorse a disposizione sono limitate, ma è proprio per questo che riteniamo inconcepibile non mettere in campo una riorganizzazione totale, in tutti i settori, al fine di ottenere maggiore efficienza.
In particolare, urge un riassetto generale di quei settori che si occupano di erogare servizi ai cittadini. Siamo costretti a constatare, purtroppo, che ci sono dirigenti pronti a dimettersi o che andranno via, anche in settori fondamentali. Tutto ciò causerà ulteriori disagi, sia tra per i dipendenti, ai quali va la nostra piena solidarietà per il lavoro svolto in un clima di precarietà, sia per i cittadini, costretti a dover subire il malfunzionamento della macchina comunale, con tempi di attese insostenibili per servizi spesso inderogabili. È il momento di una svolta.”
Alla pubblicazione del comunicato stampa sui canali social degli Indipendenti, non ci sta l’assessore Arpaia che commenta il collega di maggioranza (?) Attianese con un secco “E quindi?”.
Dai banchi dell’opposizione si leva la voce di Michele Russo che scrive: “7 consiglieri di maggioranza su 15 con un comunicato criticano fortemente l’operato dell’amministrazione.
Fra poco anche in maggioranza saranno più quelli che si dissociano che quelli che sostengono l’operato della stessa maggioranza.
E la città paga questa situazione.
Noi avevamo intuito cosa sarebbe accaduto, era evidente, lo dicemmo dal palco un anno fa.”
Intanto continua il tango delle dimissioni. Dopo assessori e consiglieri comunali, ora tocca alle dimissioni di dirigenti come l’architetto Erika Izzo: dimissioni ovviamente non motivate, in perfetto stile con tutte quelle finora rassegnate e registrate dall’Ente comunale.
Ma Salvati è stato chiaro: “Siamo convinti di riuscire a risollevare la nostra città”.