I frugali, Olanda in testa, tirano troppo la corda. Continua senza grandi passi in avanti l’estenuante trattativa sul Recovery Found, in discussione cifre e natura dei fondi, ormai sono giorni che tra un pranzo e l’altro si cerca di convincere quattro o cinque Paesi dall’assurdità di pretendere vincoli e lacci troppo stretti. Francia e Germania, paesi leader, ormai hanno sposato la causa di Italia e Spagna in primis.
Il rischio è enorme, l’Olanda dovrebbe comprenderlo alla svelta: l’Europa, senza accordo, va a carte quarantotto, si chiude un capitolo scrivendo una pagina nera e non ci sarà modo per riaprire il libro, rimasto dei sogni rispetto alla volontà dei padri fondatori ma pur sempre in grado di produrre effetti, di varia natura, nel corso dei decenni, tra scenari cambiati, aggiustamenti e a volte peggioramenti di rotta.
Oggi, insomma, è il caso di urlare a qualcuno: ma tu ce RUTT O’…Tra i sovranisti che non aspettano altro che il fallimento e i populisti sempre dietro l’angolo, c’è bisogno di forzare la mano, mettere i tulipani alle corde, arrivare fin dove si può arrivare. In caso contrario, ciao ciao EUROPA, dicendo addio anche alla retorica in nome di decisioni non più rinviabili.