Nelle prime ore della mattinata i #Carabinieri della Compagnia di Battipaglia hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Salerno nei confronti di Cosimo MELILLO, classe ’61, imprenditore edile, Teodoro LOFFREDO, classe ’59, dirigente del servizio cimiteriale del Comune di Battipaglia, e Ranieri VITALE Ranieri, classe ’62, dipendente comunale addetto al citato servizio. Nei confronti del MELILLO sono stati disposti gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, mentre per VITALE e LOFFREDO è stata disposta la sospensione dall’esercizio dei pubblici uffici. I capi di accusa nei confronti dei tre sono di corruzione, truffa aggravata e abuso d’ufficio.
L’indagine, avviata l’estate scorsa dall’Arma, trae origine dall’anomala presenza all’interno del cimitero di Battipaglia del MELILLO, soggetto già gravato da una condanna per 416 bis, risalente al 2008, in quanto ritenuto sodale del clan camorristico “Giffoni – Noschese”, all’epoca egemone sul territorio. In particolare, ha destato sospetto il fatto che quest’ultimo eseguisse la quasi totalità delle operazioni di polizia mortuaria. Le indagini hanno portato alla luce uno stabile patto corruttivo tra pubblici funzionari ed imprenditore in danno del Comune di Battipaglia e dei privati cittadini, indotti con l’inganno a versare somme di danaro dall’ammontare variabile per ottenere i servizi cimiteriali. Inoltre, i Carabinieri hanno accertato come i due impiegati comunali sospesi, in combutta con il MELILLO, intascavano direttamente il danaro da parte di privati cittadini, i quali, erroneamente persuasi di una temporanea indisponibilità di mezzi e dipendenti comunali, lo versavano nelle mani del privato imprenditore ovvero dei pubblici funzionari, che ripartivano tra loro tre le somme illecitamente ottenute e definitivamente sottratte all’ente locale, ammontanti a circa 25mila euro.