Corso Trieste e le traverse limitrofe vivono una grave situazione di abbandono da parte dell’Amministrazione: costellate di micro discariche, pubblica illuminazione insufficiente, prive spesso di passaggi pedonali, in assenza di dossi o dissuasori di velocità nelle ore notturne divengono vere e proprie piste automobilistiche.
Questo stato di abbandono e insicurezza, in verità, riguarda tutto il centro storico della città.
Proprio per questo circa un mese fa abbiamo chiesto al Sindaco – con una interrogazione – quali azioni intendesse promuovere l’Amministrazione, soprattutto alla luce della fase di transizione post Covid-19, per aumentare la quantità e la qualità degli spazi pubblici e delle aree verdi nel quartiere in oggetto. E se l’Amministrazione non ritenesse di dover adottare idonee iniziative tendenti ad evitare che spazi già destinati ad uso pubblico dal P.R.G. e dal PUC, siano lottizzati e sottratti all’utilizzo programmato.
Il Sindaco dopo un mese ci ha risposto che non ne ha assolutamente idea, e che bisogna chiedere alle commissioni consiliari competenti. Siamo oltre il classico scaricabarile sulle responsabilità, siamo all’ammissione palese della più assoluta incapacità di gestire e di programmare lo sviluppo della città.
Sarebbe ora, dunque, che qualcuno informasse Salvati, che ha riservato per sé anche la competenza in materia Urbanistica, che il Governo del Territorio è tema assai delicato e complesso. Comportarsi ed atteggiarsi come se il problema non fosse Suo, non lo rende e non lo renderà meno responsabile nei confronti di Scafati e nei confronti della Legge.
P.S.: l’unica notizia positiva di questa vicenda è l’aver appreso che, per quanto riguarda l’area sita tra via Togliatti e via Pagano, non risulta essere stata eseguita nessuna operazione di frazionamento.
D’ altronde la realizzazione di parcheggi costituisce, ai sensi del T.U. 380/01, ” nuova costruzione ” soggetta a “permesso di costruire ” e non potrebbe essere consentita in un’area sottoposta alla disciplina di cui all’art. 9 del suddetto T.U. 380/01.
Michele Grimaldi, capogruppo democratici e progressisti.