Sergio Mattarella compie oggi 79 anni. Gli auguri arriveranno di sicuro anche dall’ormai famoso barbiere del fuori onda con Giovanni, nel senso di Grasso addetto stampa.
Si avvia verso la scadenza del mandato, febbraio del 2022. Questi 5 anni, specialmente gli ultimi mesi, hanno messo più volte alla prova l’uomo, il politico, il cristiano.
Questo Presidente, più dei suoi predecessori, ha deciso di rivolgersi anche al mondo della solidarietà, al Terzo settore, e ha avuto il coraggio di battersi per evidenziare «che i buoni sentimenti non sono retorica ma ci permettono di sentirci comunità, rispettosi gli uni degli altri». Ricucire una comunità dove di comune sembrava essere rimasto solo l’astio e la rabbia non è impresa semplice. I sondaggi dicono che la fiducia che gli italiani nutrono nei suoi confronti è la più alta rispetto a ogni altra figura politico-istituzionale: oggi Mattarella è amato e stimato pure da coloro che, ai tempi delle sua elezione, lo avevano avversato. Merito della pacata e paziente capacità di agire, sopportando e arbitrando anche passioni sterili e sconsiderate in un tempo in cui la “pancia” tende a prevalere su testa e cuore.
Tra le reminiscenze liceali, spunta Fabio Massimo il Temporeggiatore. Un Console che all’inizio fu criticato dai Romani – come riportano sia Cicerone sia Polibio – ma che comprese presto che doveva governarli e insieme educarli, abituarli alla riflessione e alla pazienza. E ci riuscì al punto da essere confermato nella carica per ben 5 volte. Certo, un metodo che mette al primo posto la riflessione sembra non adatto a tempi tumultuosi e veloci come questi, e invece è necessario e non solo per chi svolge il ruolo di arbitro. Il principale compito del Presidente è riportarci alla realtà: in un Paese smarrito, triste e incattivito, chi ci invita alla saggezza e alla riflessione, e ne fa uso in qualità di garante, ci salva.
Grazie all’equilibrio e all’esempio concreto – prova provata la disponibilità della tenuta presidenziale di Castelporziano che ha destinato al mondo della disabilità e agli anziani –, grazie al continuo incontro e riconoscimento degli “eroi del quotidiano”, grazie a uno stile fatto di sobrietà e riservatezza, il “nostro” Fabio Massimo difende la Repubblica. Dobbiamo solo augurare a tutti noi di continuare a stargli accanto, da concittadini. Auguri, Presidente.