
Non parliamo delle colonne di dicostanziana memoria. La foto pubblicata da Ciro Paolillo dà già l’idea di respiro. Una volta, non tanto tempo fa, nella Piazza del Nulla c’era qualcosa, una semplice fontana, niente di eccezionale, ma dava almeno l’idea di una presenza. Certo la foto dall’alto emana un altro senso di sconcerto: i palazzoni, prima o post Legge Ponte fate voi, che tolgono l’aria e tagliano il paesaggio, assurdo lasciarli fare ma ovviamente non si possono abbattere. Il Nulla però si può ancora e sempre riempire, senza invenzioni geniali ma pensando allo spazio e alla gente che deve occupare quello spazio. Forza caviamone fuori qualche idea, non lamentiamoci soltanto.