
“Il fine della vita è il piacere, ma non il piacere dei dissoluti e dei gaudenti, come credono alcuni ignoranti che non ci vogliono capire, bensì il non soffrire, per quanto riguarda il corpo, e il non turbarsi per quanto riguarda l’anima.” Avendo detto e scritto questo, cosa volete siano le polemiche sull’intitolare proprio a lui la nuova piazza di Lavorate in quel di Sarno. Lui era e resta Luciano De Crescenzo. L’amministrazione Canfora, superata ogni sorta di remora, è pronta al nastro da tagliare.“La saggezza altro non è che il buon senso, ovvero l’esatta conoscenza delle cose della vita, laddove l’idealismo rappresenta l’irresistibile voglia di credere in un futuro migliore.”