Fa un caldo pazzesco, a prova di condizionatore, nella civettuola sede di via Garibaldi di AZIONE, inaugurata dal senatore Matteo Richetti, il numero 2 del movimento, visto che il numero 1 è il fondatore Carlo Calenda. Si sa muovere e sa parlare il terzo Matteo nazionale.
E’ stato giornalista, politico intelligente negli enti locali, poi è approdato a Roma quando credeva ancora nel PD. “E’ stato il PD a cambiare rotta -dice il senatore – emerge con chiarezza dal mio libro Presidente lei non avrà mai il mio nome, titolo che si ispira a quel che dissi quando Conte chiese la maggioranza. Non si può essere per il lavoro e poi dire di sì all’assistenzialismo, tanto per essere espliciti”. Si sofferma sulla questione di giornata riguardante Salvini: “Noi abbiamo votato per mandarlo a processo, sarà la giustizia a pronunciarsi, non si scappa dal processo ma lo si affronta. Però è stata una giornata da operetta. Per lo stesso reato contestato, i 5 Stelle oggi hanno detto di sì mentre quando Salvini era loro alleato pronunciarono un secco no. Il PD indeciso a tutto. Renzi mena Toninelli, Grasso mena Renzi, tutti menano Salvini. Più che il dibattito sull’autorizzazione a procedere è la resa dei conti dopo la notte dei tradimenti degli accordi sulle commissioni elettorali. E tutti a dire che la politica deve recuperare credibilità. “
Situazione Campania, alle Regionali il movimento non ci sarà. “Poco tempo, esserci tanto per esserci non avrebbe avuto senso. De Luca? Se apriamo i giornali e cerchiamo notizie di quel che accade in Campania, troviamo ampio risalto alle sue battute e poco risalto ai reali problemi della regione, dalla sanità al lavoro. Meno battute, per piacere”.
Cavalli di battaglia sono suoi da tanto il costo della politica e il finanziamento di partiti e movimenti: “Temi che si perdono negli anni ma che restano di grande attualità, basta rifarsi agli scandali o presunti di tali di queste settimane e di questi giorni. Nel nostro piccolo cerchiamo di differenziarci, la sede di Azione che si apre qui a Nocera è tutto frutto degli associati e degli attivisti, un bell’esempio di questi tempi”. Parole che stimolano il gruppo dei pionieri composto da Trotta, Forni, Annarumma, Baselice, Filosa, Meoli, Orefice e altri ancora a moltiplicare gli sforzi da qui a poco tempo, radicando sul territorio il movimento. Francesca Scarpato, coordinatrice regionale, brinda con Matteo III, i nocerini e la delegazione salernitana formata da D’Alessio, Gallo e Naddeo che nella città capoluogo già rappresenta radicamento in consiglio comunale. Il viaggio è appena cominciato compagno Richetti, che suona meglio di compagno Calenda.