Il Sindaco Giuseppe Canfora ha firmato l’ordinanza di sospensione dell’attività dell’impianto biogas di Foce.
Nei giorni scorsi, il sindaco aveva dichiarato: Quando si governa bisogna essere seri mentre il ruolo dell’opposizione è più facile, si può cavalcare il malcontento popolare. Chiudere l’impianto di biogas, anche senza nessuna prova, avrebbe fatto salire la popolarità del Sindaco alle stelle, ma sarebbe stato un atto irresponsabile che esporrebbe il Comune ad un risarcimento milionario. È stata disposta la chiusura di un’azienda di rifiuti dopo un incendio, che aveva sprigionato diossina, ricordiamolo, ed il giudice l’ha riaperta perchè l’interesse privato dell’imprenditore supera quello pubblico.
Qua cosa sarebbe successo? Semplice, un giudice avrebbe riaperto dopo 2 giorni perché non si può chiudere, purtroppo, solo sulla base di post di Facebook.
Eppure la gente sta male. Abbiamo avviato allora una serie di azioni per tutelare i cittadini, chiedendo all’azienda ed all’Arpac notizie sull’attività, sui controlli e sui risultati degli stessi. L’azienda si era impegnata a trasmetterci dei report. Li vogliamo. L’Arpac ci deve dire se l’imprenditore adempie alle prescrizioni, l’asl ci deve dire se c’è rischio sanitario, la procura, sono sicura che lo farà, deve aiutarci come ha fatto con l’altro impianto, i nostri uffici devono avviare controlli e indagini ma, in realtà, già lo fanno.
Solo dopo aver avuto questi dati, il Sindaco potrà decidere con serenità.
Se poi l’imprenditore riuscirà a risolvere la problematica degli odori, saremo tutti più felici, non si perderanno posti di lavoro anche se io penso sempre che il biogas non era adatto a Foce e che l’impianto dovrebbe essere trasferito altrove.
Aspettiamo nei prossimi giorni i riscontri.