Desidero chiarire il motivo per cui con delibera del consiglio comunale n. 38 del 12 agosto 2020 il nostro Pastore, Mons. Giuseppe Giudice, è stato insignito della cittadinanza onoraria a Sant’Egidio del Monte Albino, che dovrebbe poi essere conferita ufficialmente durante la visita pastorale del prossimo settembre.
Tengo a precisare che era il 6 dicembre dello scorso anno, festa patronale di San Nicola da Bari, quando il Vescovo era in mezzo a noi ed esprimevo al Sig. Sindaco Nunzio Carpentieri questo mio umile desiderio per le motivazioni contenute nella mia nota, già preparata il 3 marzo scorso ed inviata all’amministrazione comunale il 31 luglio 2020 al prot.gen. n. 10973, allegata alla delibera innanzi menzionata.
In particolare, tra le motivazioni spicca l’attenzione che, fin dalla sua elezione di Vescovo della Diocesi di Nocera-Sarno, Mons. Giudice ha sempre nutrito nei confronti dell’intera comunità di Sant’Egidio del Monte Albino, con la Sua presenza costante, prodigandosi anche a concedere i fondi dell’8 x mille per la ristrutturazione di due chiese del territorio.
Il Vescovo Giuseppe ha così rispecchiato fedelmente l’invito del Vescovo di Roma, Papa Francesco, nell’essere “chiesa in uscita” per andare nelle periferie ad annunciare con “parole e opere” il Vangelo.
Ebbene, a causa dell’emergenza sanitaria del coronavirus, iniziata come tutti sappiamo il 4 marzo 2020, si è giustamente dato priorità ai bisogni emergenti ed urgenti, e dunque, la visita pastorale alle nostre 3 comunità parrocchiali (che avremmo vissuto a marzo ed aprile) è stata annullata, ragion per cui soltanto quando il Vescovo ha comunicato le nuove date a fine luglio c.a., è stato completato l’iter amministrativo per l’onorificenza, il cui regolamento era stato già approvato con delibera del consiglio comunale n. 4 del 24 febbraio 2020.
Non sono le cose eclatanti che fanno grande una persona, ma, come già ribadito, la presenza costante a renderla straordinaria, perché sempre attenta ai bisogni della comunità, rispettando proprio le caratteristiche del “Bel Pastore”.
Queste sono appunto le motivazioni di un tale gesto, che non ha sicuramente niente a che vedere con la decadenza del Sindaco per accalappiare consenso elettorale, anzi. Viene da molto lontano ed è stato giusto che proprio l’amministrazione Carpentieri la concedesse, visto che questa ha governato finora Sant’Egidio del Monte Albino.
Queste mie parole, come già auspicato da qualche concittadino, mettano il cuore in pace a quei “giovani della Sua comunità” che si son prodigati nell’inviare al Vescovo le loro perplessità. Anzi, li invito ad un confronto sereno per aiutarli ad essere costruttori di UNA comunità in cui crescere ed identificarsi, non di certo agendo in anonimato.