IL RACCONTO E’ FATTO DA METROPOLIS
Si incammina alle otto di sera lungo via Plinio, in direzione Torre Annunziata, ma avverte stanchezza e dolori. Così scavalca un muro basso, entra negli Scavi e dorme per una notte nel Parco Archeologico. Scoperto la mattina seguente da un custode, poi interrogato dai carabinieri, si giustifica: “Cercavo un posto per ripararmi”. E’ accaduto davvero, due notti fa, a Pompei. Protagonista della nuova intrusione abusiva è Alessandro D., 31enne di Scafati, senza fissa dimora. Il giovane, mercoledì scorso alle ore 20, stava passeggiando lungo via Plinio quando, forse a causa della stanchezza, ha deciso di introdursi negli Scavi per trascorrere la notte. Lo ha fatto in modo semplice, senza fronzoli: scavalcando la bassa recinzione, che si trova alla destra dello storico varco di accesso all’area archeologica “Porta Stabia”. Da qui, il 31enne si è diretto verso i bagni del quadriportico dei Teatri, dove ha dormito per 12 ore. A scoprirlo, ieri alle 8, è stato un addetto al servizio pulizie del Parco Archeologico, che ha poi allertato il personale di vigilanza. Il giovane senza fissa dimora, in stato confusionale, è stato immediatamente preso in carico dai carabinieri del Posto Fisso Scavi. Le forze dell’ordine hanno interrogato il “clochard”, cercando di capire il perchè della intrusione negli Scavi. “Cercavo un posto per dormire. Non ho toccato nulla, non ho fatto danni” ha riferito il 31enne ai carabinieri, che lo hanno denunciato in stato di libertà ai magistrati della Procura di Torre. L’accusa è quella di invasione di terreni o edifici, punibile a querela con la reclusione fino a due anni o con una multa.