Parla il 45enne Domenico Faiella, autista, e rivolge il suo appello alle istituzioni, nel mezzo di un percorso genitoriale seguito dai servizi sociali del Comune di Angri. Il bambino, affidato alla madre, dovrebbe vedere il padre una volta a settimana nel corso di incontri protetti, ciascuno della durata di un’ora, con libertà di contatti telefonici, secondo le prescrizioni del Tribunale per i minorenni di Salerno. «Non lo riesco ad incontrare, non ci posso neanche parlare al telefono perché la madre non me lo permette », racconta Faiella. Agli atti ci sono le sue presenze presso gli uffici, con il caso monitorato dai carabinieri. Sia il signor Faiella che la ex compagna, di origini rumene, sono seguiti separatamente, lui per un percorso di psicoterapia e lei dal subambito 2 del Piano di Zona.
FONTE LA CITTA’