Sì, perchè la Q di quadro non esaltante a questo punto va usata. Dal primo summit tra amministratori e dirigenti scolastici, oltre che dalle indiscrezioni, emergerebbe addirittura la possibilità di usufruire di moduli prefabbricati. Tra problemi di vulnerabilità e problemi di spazio, gli istituti comunali – esclusi quelli di istruzione superiore che sono di competenza provinciale – sarebbero messi male in chiave ripresa. Accorgersene adesso è già motivo di grande perplessità, pensare ai moduli prefabbricati ancor di più, manco 40 anni fa in occasione del sisma si pensò a una soluzione del genere, pur essendo diventati moderni i moduli rispetti ad allora (gli allenatori si evolvono). Si dica con chiarezza adesso come si riapriranno le scuole, includendo nel conto anche l’eventuale doppio turno, senza ballottaggio. Sempre meglio dei moduli, che vengono al pettine come i nodi. E mostrino coraggio anche i dirigenti scolastici. E mostrino tutti coraggio, come una ventina di chilometri più a sud, dove un arcivescovo ha messo a disposizione i locali di curia e parrocchie per gli studenti.