Scavi per individuare le fasi pre-imperiali del Tempio di Giove (Capitolium) e del foro di Pompei. Il 31 agosto sono iniziate delle indagini archeologiche in corso nell’area realizzate dal prof. Massimo Osanna e dal prof. Luigi Caliò, con un’equipe eterogenea, costituita da più figure professionali, tra i quali archeologi, architetti e geofisici.
Le ricerche fanno seguito a quelle dell’estate del 2017 condotte dall’Università Sapienza di Roma, che aveva intrapreso un progetto di studio centrato sull’analisi del monumento, inserito all’interno dell’impianto urbano. La prematura scomparsa del Professor Enzo Lippolis ha fermato i lavori che riprendono grazie a una convenzione stipulata tra il Parco Archeologico di Pompei e l’Università di Catania.
Tra le prime operazioni condotte, sono state effettuate analisi geofisiche su tutta l’area della piazza, a cura della dott.ssa Marilena Cozzolino dell’Università degli Studi del Molise, che hanno consentito di ottenere nuovi dati sul sottosuolo, in modo non invasivo, e di mappare le strutture che si celano al di sotto del lastricato.
Per quanto riguarda il visibile, con l’aiuto del Politecnico di Bari, è stato avviato lo studio architettonico delle strutture che adornano la piazza e delle stratificazioni murarie che raccontano la storia di questa area centrale della città, delineandone gli sviluppi e le trasformazioni monumentali avvenute nel corso del tempo. In parallelo è iniziato lo scavo stratigrafico nell’area posta di fronte al Capitolium, con l’obiettivo di individuare le stratigrafie antecedenti la sistemazione del Foro di età proto-imperiale, tramite l’analisi delle strutture sepolte e della cultura materiale.
(Fonte: comunicato stampa)