Ci sono posti magici, misteriosi che permettono di immergersi nei colori del passato. Uno di questi è certamente il castello di Lettere. Pezzo di storia in pietra, sovrasta la piana del Sarno, in una posizione strategica per i monti Lattari, eppure è un luogo poco noto.
Per dare un po’ di luce a questo luogo è stato organizzato un nuovo allestimento nel Mastio del Castello con oggetti che copiano quelli che dovevano essere originariamente nelle sua sale, al tempo dell’assedio del 1528, la fine della vita del castello. Nel video lo racconta Domenico Camardo, archeologo che, insieme al suo collega Mario Notomista, ha curato il racconto in oggetti per il Comune di Lettere, con la supervisione scientifica del Parco archeologico di Pompei.
Le due stanze della Torrione sono state decorate con spade, armature, ma anche ricostruendo le suppellettili come vasi, utensili. Un dato simpatico è la presenza di scacchiera e scacchi, che, sottolinea Camardo, già allora erano utilizzate. Un argomento che sembra interessante da approfondire. La regina, figura femminile, ci racconta Camardo, con la sua elegante forza, un pezzo molto importante nel gioco, viene inserita nella scacchiera proprio con il passaggio alle armi da fuoco. Segno di predominanza.
Questo allestimento, realizzato non con oggetti originali, ma fedeli, lascia frammenti di suggestione. Soprattutto arricchisce la visita al sito con i resti del castello, del villaggio e della cattedrale medioevale: si trattava infatti di un villaggio fortificato con abitazioni e cattedrale. Del 2018 sono gli scavi effettuati che hanno messo in luce l’abitato e anche ritrovato reperti in butti esterni al castello. alcuni reperti sono stati esposti. Si annunciano nuovi lavori di musealizzazione dei reperti ritrovati. Imminente anche la presentazione di una guida al castello che renderà più facile conoscere i dettagli di questo luogo del passato.
La presentazione ha visto la presenza del Presidente della Regione Campania De Luca, del sindaco di Lettere avv. Sebastiano Giordano, del Direttore del castello arch. Paola Marzullo, del funzionario archeologo del parco di Pompei Luana Toniolo.