Oggi è un giorno importante per Castellammare di Stabia: la Reggia borbonica di Quisisana diventa la sede del museo della città, contenitore di parte degli oggetti emersi dagli scavi nell’antica Stabia. Affreschi, statue, oggetti che provengono dal sito romano noto per la sua bellezza. Erede dell’Antiquarium di Stabiae, voluto, come gli scavi, da Libero d’Orsi, viene dedicato proprio a questa personalità che, da preside e appassionato a partire dagli anni ’50 ha concretamente voluto ritrovare, riportare alla luce la sua ‘Stabiae’.
Un passaggio intermedio, un piccolo imput verso l’apertura del museo, già era avvenuto con la mostra Dal buio alla luce che aveva riportato alla vista di tutti alcuni oggetti nascosti da anni. Inaugurata nel 2014, ha vissuto sorti alterne in questi anni. Di quella mostra restano visibili alcuni dei reperti.
Ma questo è solo il primo passo perché il progetto prevede che l’allestimento del museo prosegua pure al piano superiore della Reggia, aprendo ulteriormente lo scrigno di gioie scavate, ma ancora nascoste, provententi dal territorio.
LA PRESENTAZIONE
Grande assente della mattinata è stato il ministro Franceschini, annunciato e atteso. Ha inviato un discorso letto dal direttore del Parco Archeologico Massimo Osanna (oggi direttore generale dei musei dello Stato) e un video che vi pubblichiamo qui.
Gli onori di casa sono stati fatti, quindi dal direttore ad interim del Parco Archeologico di Pompei Massimo Osanna che ha ricordato la fatica e la vittoria nel trovare un accordo con il comune di Castellammare per realizzare questo museo. Dal direttore di Stabiae Francesco Muscolino, che ha curato anche l’allestimento (ma che è stato nominato da Franceschini direttore del Museo Archeologico Nazionale di Cagliari). E, ovviamente, dal Sindaco di Castellammare Gaetano Cimmino, che, soddisfatto per ‘l’impresa’, ha utilizzato questa occasione per rilanciare l’idea di Castellammare candidata a Capitale della Cultura e, a sorpresa di tutti, ha annunciato la cittadinanza onoraria per il professore Massimo Osanna.
L’ALLESTIMENTO
La successone di stanze è guidata, sulle pareti, dalla presenza di due personaggi simbolo degli scavi come lo Zeus e la donna che suona la lira. Sono in alto sulle pareti che, colorate di rosso, rendono il museo uno spazio caldo e accogliente.
Il racconto segue il ritmo cronologico del sito di Stabia e dell’Ager Stabianus, senza dimenticare di raccontare un po’ di storia dell’archeologia. La prima sala è dedicata a Libero d’Orsi, con oggetti che ricordano il suo contributo per Stabiae, con un video, realizzato con l’aiuto dal MAV. Si restituisce a lui il merito, legato alla sua passione e caparbietà, di aver voluto osare e aprire le viscere della terra per ridare luce al passato.
La seconda sala racconta, attraverso alcuni pezzi, gli scavi borbonici esponendo affreschi ma anche la piantina di villa San Marco disegnata dal Weber o l’originale iscrizione incisa accanto all’ingresso di villa San Marco. Si parte poi dal mondo preromano con corredi funerari dalla necropoli arcaica di via Madonna Delle Grazie e materiali votivi del santuario in località Privati.Il criterio per gli allestimenti scelto è cronologico e topografico. Il susseguirsi di affreschi delle ville d’otium da San Marco, villa Arianna, Secondo complesso, villa del Pastore permette di vedere bellezze tenute chiuse e nascoste per tanto tempo. Non si può non citare la presenza di pitture come il planisfero o Hermes psicopompo, o Apollo. Ma anche il famoso carro di Arianna, che per la prima volta viene esposto insieme ai suoi finimenti, o il fregio con scene di cantiere proveniente da villa San Marco.
IL TRICLINIO DELLA VILLA DI CARMIANO
Spicca per impatto lo spazio dedicato al triclinio di villa di Carmiano, ricostruito proprio come era in loco. In questo posto il direttore Francesco Muscolino ci racconta il triclinio e un po’ di storia.
ORARI
Il museo apre il 25 settembre, negli stessi orari delle ville. In questo periodo dalle 9 alle 19 (ultimo ingresso alle 18) e in inverno alle 17 (ultimo ingresso alle 16). Si paga un tiket di 6 euro (con 1,50 di prevendita) e acquistabile su ticketone.it. Il sindaco Cimmino ha assicurato che saranno incrementati i mezzi pubblici per arrivare alla Reggia che oggi si limitano alla linea 5 degli autobus che si può prendere in piazza Giovanni XIII.