Il futuro è incerto. Questo lo sanno tutti ma oggi più che mai questa consapevolezza diventa segno grafico, diventa espressione di creatività, almeno per Casa del Contemporaneo, centro di produzione del teatro che vive tra Napoli, Salerno e Castellammare di Stabia. Non a caso il punto interrogativo diventa il trait-d’union della sua stagione teatrale 2020-21, presentata a Palazzo Fondi di Napoli in un incontro che è diventato l’occasione per capire, anche dal racconto degli stessi artisti, come la creatività trovi stimolo proprio da questo momento di sospensione, che, cambiato di segno, diventa forse pungolo di profondità. Non a caso il punto interrogativo è il segno grafico che accompagna la stagione sia per adulti che per i più piccoli con la stagione Young.
Di questo discutiamo con Igina di Napoli, direttore Artistico di Casa del Contemporaneo e Giovanni Petrone, presidente.
A Sala Assoli di Napoli i giochi sono già iniziati. Con Enzo Moscato, una delle anime fondanti di casa del Contemporaneo, che propone il suo singolare labOratorio di scrittura RASOI, per avvicinare alle parole per il teatro che partono dal proprio intimo. All’interno delle giornate del laboratorio è previsto “Soluzione cinema”, una serie di visioni all’insegna di un attraversamento della scrittura scenica viste e commentate insieme con Enzo Moscato. Un unico evento straordinario, aperto al pubblico, ma con prenotazione obbligatoria lunedì 28 settembre (ore 19) a Sala ASsoli con “Le quattro giornate di Napoli” di Nanni Loy, film voluto e prodotto da Goffredo Lombardo, storico produttore della Titanus di origini napoletane. Un mondo tanto caro a Enzo Moscato.
IL RICCO CALENDARIO
Il calendario prevede per novembre tre spettacoli interessanti. Play One che Dio Taiuti con Tonino Taiuti (produzione Casa del Contemporaneo). Lino Fiorito, Luciano Saltarelli e Gennaro Visciano sono i protagonisti di Covidio, un’attualissima performance-installazione sul tema dell’Isolamento (produzione Teatri Uniti). Dov’è la vittoria (coproduzione di Casa del Contemporaneo e di Teatro Stabile di Napoli) è un viaggio nella contemporaneità politica: la costruzione di un leader dell’estrema destra.
Dicembre è il mese della danza con diversi momenti: la Residanza, la casa della nuova coreografia, a cura di Movimento danza, che è un bando per giovani coreografi che il 7 dicembre vedrà la sua serata finale. Second Hand, rassegna a cura di Gabbriella Stazio dall’8 all’11 dicembre. Korperformer a cura di Gennaro Cimmino.
A gennaio riprendono gli spettacoli con Play Duett che vede insieme Tonino Taiuti, Lino Musella, Antonio Biasucci (produzione Casa del Contemporaneo) terzo capitolo di un gioco che si rinnova. Roberto Latini legge le poesie di Mariangela Gualtieri, Mankecan è un viaggio intorno alla poesia di Giovanni Ludeno e Roberto De Francesco. Michele Santeremo propone Storia di Amore di Calcio. A febbraio va in scena Macello di Pietro Babin. A marzo i Dialoghi degli dei di Massimiliano Civica e i Sacchi di Sabbia mentre Valter Malosti propone un progetto su Shakespeare e i suoi poemetti. Ad aprile uno spettacolo diretto da Roberto Andò: Storia di un oblio con Vincenzo Pirrotta. Ad aprile Enzo Moscato rilegge il racconto di Kafka Giuseppina la cantante ovvero il popolo dei topi.
Ritornano anche quest’anno i Sabato della fotografia, incontri e workshop sul linguaggio fotografico diretto da Pino Miraglia. Una sezione di spettacoli ‘giovani’ si chiama Fuori Controllo, con spettacoli da tenere “under control” .
LA STAGIONE PER LE NUOVE GENERAZIONI
Cuore pulsante di casa del Contemporaneo, e centro del progetto de Le Nuvole è il teatro per ragazzi e bambini. In una stagione, giunta al suo 35esimo anno, diretta da Morena Pauro. Si tratta non di un settore -cenerentola del teatro ma di una dimensione che porta in scena letture del reale a dimensione di grandi e piccini, che solletica l’animo con questioni di valore eterno. Temi importanti come la vita, la paura, la guerra vengono trattati da artisti che lavorano con concretezza. La stagione parte il 15 novembre con lo spettacolo del Teatri di Bari AHIA! con Lucia Zotti e Raffaele Scarimboli in un testo con drammaturgia e regia di Damiano Nirchio.
Per tutti i dettagli www.casadelcontemporaneo.it