Gennaro intuisce e risponde con il suo tono di pronta saggezza: “S’ha da aspettà, Ama’. Ha da passà ‘a nuttata“. Giornata tristissima nel nostro maltrattato Agro. La pioggia che va (non è detto che ritorni subito il sereno) non ha fatto altro che mettere a nudo, per l’ennesima volta, la fragilità del nostro territorio. Sarno e Nocera Superiore le più colpite in assoluto ma si segnalano rischi e criticità quasi ovunque. Ringraziamo per una volta Facebook, il social, fin troppo bistrattato, mostra in circostanze del genere un’utilità assoluta, nel segnare pericoli e rovine, ma anche nel documentare con foto e video il disastro completo. Le colpe ? Non limitiamoci al “non ci sono più le stagioni di una volta” o all’acqua caduta copiosa di acqua in poche ore. L’incuria, il vandalismo da piromania, la delinquenza semi organizzata di una parte di piromania, la mancanza di manutenzione ordinaria, le caditoie pulite poco e male oppure in ritardo, gli enti locali e super locali che fanno finta di niente, salvo alzare la voce quando la frittata è fatta o quasi, persino con ordinanze in qualche caso risibili. La protesta di stasera a Cupa Belvedere riassume tante di queste cose, dà corpo e voce alla gente fuori dal centro, a chi pensa alla terra e agli animali, a chi non ne puà più di politichese, chiamatelo pure populismo se volete, per noi è voce di disperazione che noi ascolteremo sempre, che racconteremo nel suo evolversi, ci appartiene la loro rabbia. L’Agro, oggi, è franato per l’ennesima volta: ben farebbero i sindaci, per protesta o per ammissione di colpa, a togliere le tende.
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