Egr. Sindaco Salvati,
Le scrivo in qualità di presidente dell’Anpi della sez. di Scafati “Dino Fienga”, in merito al punto dell’ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale del 29 settembre c.a., avente ad oggetto un atto di indirizzo finalizzato al cambio del nome dello Stadio comunale, oggi dedicato a una giornata storica per la nostra città: il 28 settembre 1943, giorno della liberazione dì Scafati dalle forze nazifasciste ad opera della azione combinata dell’esercito inglese e del gruppo partigiano di scafatesi.
Premetto subito che il nome, Giovanni Vitiello, con il quale si intende intitolare lo stadio è uno di quelli che ha dato lustro e onore per anni a Scafati.
Io stesso ho avuto la fortuna e l’onore di essere allenato da calciatore e da uomo da Giovanni per 4 anni della mia adolescenza.
Con lui ho conservato un bel rapporto fino alla fine, e so la splendida e riservata persona che era.
Mi permetto, pertanto, alcune semplici considerazioni invitandola ad un confronto pacato e fruttuoso sul tema, coinvolgendo anche i sottoscrittori della petizione che le hanno sollecitato il predetto cambio di nome.
Discutiamone liberamente e senza pregiudizi ideologici, cercando di fare scelte giuste, ponderate e condivise.
In questo senso le rimetto le mie prime osservazioni, Scafati vive anni difficili sotto tutti i punti di vista, ha da poco vissuto l’onta dello scioglimento per camorra. Non è una città facile da amministrare, Lei da Sindaco lo sa bene.
Abbiamo bisogno, pertanto, di saldi riferimenti istituzionali, culturali e simbolici, tale difficile compito passa anche dalla capacità di trasmettere alle nuove generazioni una memoria storica della città.
Ciò che la storia di Scafati ci ha donato, con il lavoro e il sacrifico di vite umane, non va sottratto ma moltiplicato.
Un simbolo storico come il 28 settembre 1943 non va sostituito con un altro simbolo di grande lavoro e dignità umana come quello di Giovanni.
I simboli positivi, e non sono purtroppo tantissimi, vanno curati, coltivati e trasmessi moltiplicando il loro valore nella coscienza di ognuno di noi.
Non bisogna quindi sottrarre ma aggiungere e moltiplicare, ma come?
Discutiamone.
Avrebbe senso il nome via Domenico Catalano, dove lo stadio è ubicato, e che ricorda un ragazzo di 18 anni morto per la nostra libertà quel 28 settembre, se noi oggi togliamo allo stadio il suo nome?
La memoria è una rete delicata e intrecciata, i nostri padri e nonni non a caso hanno pensato – per quella strada e quello stadio – quei nomi che sono un monito di giustizia e libertà per tutti quanti noi.
I due nomi – quello del 28 settembre e di Giovanni Vitiello – possono pertanto convivere come simbolo della migliore storia di Scafati: per esempio può essere intitolato a Giovanni il piazzale antistante lo Stadio, oppure la tribuna, oppure ancora la sala stampa.
Le avanzo, dunque, alcune proposte concrete:
1. avvii una discussone all’interno del Consiglio comunale e della eventuale commissione toponomastica al fine di valutare una complessiva ridefinizione dei nomi di strutture e strade, sono tanti i luoghi della città che andrebbero valorizzati a partire dall’attribuzione di un nome adeguato alla funzione.
2. Per onorare autenticamente la memoria di Giovanni Vitiello avviamo un progetto concreto di costruzione nei prossimi anni di campi di calcetto, basket e tennis per ragazzi su tutta l’area urbana, in particolar modo nelle periferie. Intitoliamo a Giovanni questo progetto e chiamiamo questa rete di strutture tutte con il suo nome. Giovanni attraverso lo sport ha tolto dalla strada tanti ragazzi, insegnando loro le regole del giusto saper vivere, onoriamo e riprendiamo su questo punto il suo lavoro di uomo di sport. Sarebbe stato più contento, ne sono certo, se oggi noi ci proponessimo di costruire un campetto di calcio non a pagamento per i ragazzi piuttosto che intitolargli lo Stadio.
Raccogliamo la sfida autentica del suo agire di uomo e di sportivo, se la scelta è questa noi saremo con lei su questa strada.
Resto in attesa di un suo cortese riscontro.
Presidente sez. ANPI di Scafati avv. Alfonso Annunziata