La rinomata azienda partenopea, fondata nel 1870, domenica prossima, 4 ottobre, celebra un secolo e mezzo di storia con una festa en plein air, con accesso cadenzato, nel rispetto della normativa anti-covid19
I festeggiamenti inzieranno alle ore 19 presso la sede unica ubicata in via Giacomo Piscicelli 37 (angolo via G. Martucci, 2) a Chiaia.
Lo chef patron della storica attività napoletana, tra le più antiche e apprezzate della Campania e d’Italia, Antonio Arfè, è fra le massime espressioni della cucina tradizionale partenopea e Maestro di Cucina dell’ Associazione Professionale Cuochi Italiani. Antonio gestisce l’attività insieme alla moglie Rosaria, sempre concretamente al suo fianco, responsabile al banco; con loro, le figlie Barbara e Martina, diplomate in Agrotecnica, e specializzate nella conoscenza dei prodotti, nelle loro classificazioni e nelle tecniche di vinificazione, alle quali è affidata la consulenza sulle tecniche di produzione, trasformazione, igiene e conservazione degli alimenti; le relazioni con il pubblico e le ditte fornitrici sono affidate a Silvana Rizzolo.
Nel corso della serata, i partecipanti potranno degustare le rinomate bontà salate e dolci preparate dallo chef Antonio Arfè e della figlia Barbara.
La Gastronomia Arfè rappresenta dal 1870 un punto di riferimento certo per tanti buongustai e fini intenditori, dove è possibile sia acquistare da asporto che degustare una selezione di prodotti di alta qualità, squisite pietanze e irresistibili dolci preparati dallo chef Antonio Arfè, coadiuvato dalla figlia Barbara, quale sous chef. Sonoivi disponibili anche specialità di salumeria e casearie di primissima scelta, proposte pure nella versione a tagliere. Originari degli antichi quartieri spagnoli di Napoli, gli Arfè si dedicano con passione al commercio da un secolo e mezzo.
È agli inizi del 1900 che apre i battenti il primo negozio in vico Tiratoio 4 ai Quartieri Spagnoli. A gestirlo è don Antonio Arfè con la moglie, donna Teresina Mazziotti. Scelgono prodotti tipici di eccellenza, ancora oggi presenti nella rinomata attività commerciale di via Giacomo Piscicelli, aperta negli anni ‘50, poco dopo il ritorno dalla prigionia tedesca del figlio Pasqualino, che la rileverà, in previsione delle proprie nozze, affiancato dalla futura moglie, Rita Valente. Nel 1972, con la scomparsa di Pasquale, la gestione passa nelle mani della vedova Rita e della figlia Carla, e più tardi entra a far parte dell’organico anche il figlio Antonio, che punta a dare nuovo slancio all’azienda di famiglia, con un contributo sostanziale e inedito: quello dei cibi cotti, ovviamente di alta qualità, in linea con l’impostazione storica della ditta e con il target della clientela, medio-alto e d’élite.