Cambio io, cambia il mondo. Si chiama così il film di Mariano Lamberti che viene proiettato in anteprima, online, per il Festival dello Sviluppo sostenibile venerdì 2 ottobre alle 19 (https://www.sgi-italia.org/live/) . Il mini- film, che rappresenta il prodotto con cui l’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai partecipa al Festival, racconta tre storie vere di tre praticanti il buddismo che hanno vissuto il concetto di azione e trasformazione. Esperienze che dimostrano come partendo dal cambiamento interiore, dalla propria famiglia, dalla propria comunità si producono poi cambiamenti nella società. Tutto questo per sottolineare quanto ogni trasformazione parte da una consapevolezza individuale e da un’azione che può condizionare la vita di tutti. Ogni decisione interiore fa emergere il massimo potenziale umano, ci fa abbandonare quel nostro “piccolo io”, imprigionato dall’ego e dall’auto-considerazione, e ci permette di accrescere l’altruismo del “grande io” capace di aver cura di ogni aspetto della vita, di preoccuparsi e di agire per gli altri e, in ultima analisi, per l’umanità intera.
Un racconto in immagini che rappresenta il modo con cui l’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai ha deciso di celebrare il 2 ottobre, la Giornata Mondiale della Nonviolenza stabilita dall’ONU, con la Risoluzione A/RES /61/271, del 15 Giugno del 2007 , proprio con la partecipazione al Festival dello Sviluppo sostenibile, organizzato on-line dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), rete di organizzazioni della società civile italiana sui temi della sostenibilità ambientale, economica e sociale.
L’iniziativa è parte della campagna internazionale a sostegno degli SDG’s promossa dalla Soka Gakkai dal titolo: “Pensare globalmente, agire localmente, cambiare interiormente che durerà in tutto il mondo fino al 2030 e prevede diverse modalità di sensibilizzazione da eventi internazionali e locali alla produzione di video o mostre.
Anche per i Buddisti italiani, promuovere gli SDG’s significa praticare quel concetto di “nonviolenza” coniato dall’attivista e filosofo Aldo Capitini, secondo il quale la parola nonviolenza viene scritta senza spazi perché non rappresenta solo il suo concetto negativo (il rifiuto della violenza) ma un aspetto positivo e costruttivo, in cui il rifiuto della violenza si accompagni alla “forza della verità” ed all’azione per promuoverla. Infatti Gandhi per identificare la nonviolenza usava la parola “satyagraha”, che significa appunto forza della verità.
L’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai riunisce coloro che in Italia seguono e praticano la tradizione buddista così come fu codificata da Nichiren Daishonin (1222-1282). L’Istituto è parte della Soka Gakkai Internazionale, il più grande movimento buddista laico al mondo, presente in 192 Paesi e Territori del Pianeta ed alla quale aderiscono 12 milioni di fedeli. Nel nostro paese è una delle fedi riconosciute dallo Stato con legge di Intesa approvata Il 14 giugno del 2016 dal Parlamento italiano all’unanimità che attualmente conta oltre 90.000 fedeli. La Soka Gakkai italiana e quella internazionale sono tra le organizzazioni più attive nella promozione degli Obiettivi per lo sviluppo sostenibile, per l’abolizione delle armi nucleari e della pena di morte in tutto il mondo.
Il Festival per lo sviluppo sostenibile è la più grande iniziativa italiana per sensibilizzare e mobilitare cittadini, giovani generazioni, imprese, associazioni e istituzioni sui temi della sostenibilità economica, sociale e ambientale, diffondere la cultura della sostenibilità e realizzare un cambiamento culturale e politico che consenta all’Italia di attuare l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e centrare i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs).