Dal 1 ottobre è online “It’s right”, il primo disco da solista Gennaro Ferraro, trombettista jazz originario di Pompei ma ormai salernitano d’adozione.
“Dopo anni di studi e registrazioni in giro per l’Italia con vari artisti, ho sentito dentro di me di essere finalmente pronto a lasciare una piccola traccia del mio essere, inteso come musicista” ha affermato il jazzista campano.
Il suo primo album ha forti influenze e contaminazioni blues, swing e bossanova. Un sound fresco ma al tempo stesso dalle radici ben salde nelle produzioni senza tempo di mostri sacri del jazz come Chet Baker e Miles Davis.
Nel primo album di Ferraro tanti gli artisti ed i musicisti di spessore presenti: Mario Nappi al pianoforte, Daniela de Mattia alla voce, Corrado Cirillo al contrabbasso e Luca Mignano alla batteria.
It’ Right è un disco di circa 36 minuti con 6 brani di genere Jazzistico dove oltre ad omaggiare artisti come Freddie Hubbard, Miles Davis, Benny Golson, Nash&Weill, sono inseriti anche due composizioni inedite frutto della passione di Gennaro Ferraro. I brani del disco sono:
1. Skydive di Freddie Hubbard, brano scelto come apertura del disco perché Hubbard è l’artista a cui più si è ispirato Ferraro negli ultimi anni di studio del Jazz;
2. Lullaby, primo brano scritto da Ferraro in cui, pur essendo di media velocità in ¾, l’autore cerca di esprimere una personalissima ninna nanna, dedicata in primis alla dolce metà dell’autore, ovvero la cantante jazz Daniela de Mattia, ma anche a tutte quelle persone che trovano serenità “a casa”, al termine di una giornata intensa. Una piacevolezza condivisa speciale;
3. Milestones di Miles Davis, un brano che accompagna Ferraro sin dai primi studi dello strumento. Un brano su cui si inserisce la voce di Daniela de Mattia durante l’esecuzione del tema per fondere i due timbri e dare un colore diverso al brano;
4. I Remember Clifford di Benny Golson, scelto perché riesce a tirare fuori il personalissimo modo di Ferraro di interpretare il jazz;
5. Theme for Daniela, altro brano composto da Gennaro Ferraro in beguine lenta, come fosse una ballata, dove padroneggia la melodia e il suono;
6. Speak Low di Nash&Weill, brano scelto come chiusura perché, sia negli stacchi ritmici che melodici, dà proprio un punto a tutto il percorso di ascolto oltre ad essere stato ascoltato da Ferraro durante questo periodo di quarantena.
A supporto della produzione dell’album, oltre ai musicisti, ci sono anche: Vincenzo Siani della Trees music Studio per i mix ed i mastering; Eleonora Ferolla per le fotografie; Carla Biancorrosso per le grafiche.
Gennaro Ferraro appena dodicenne inizia a frequentare il Conservatorio di Musica “G.Martucci” di Salerno, conseguendo il diploma di solfeggio con il maestro Tancredi e frequentando la classe di tromba con il docente Nello Salza. Dopo tre anni si trasferisce al Conservatorio di Benevento “Nicola Sala”, proseguendo gli studi, privatamente, con il maestro Nicola Coppola.
Durante questi anni di studi in conservatorio, si sono affiancate altre esperienze musicali perfino oltre oceano, con l’orchestra di fiati “Incontro Cuba-Pompei” della Scuola Cristiana ed altre orchestre di musica italiana, esibendomi a New York, Miami e l’anno seguente sulle coste della Spagna e del Canada.
Nel 2008 ha vinto il concorso “Premio per la musica” in qualità di trombettista solista.
Nel 2014 viene ammesso al Conservatorio Statale di Musica di Avellino “Domenico Cimarosa” al primo livello di tromba jazz. Ha partecipato ai seminari senesi de la “Fondazione Siena Jazz” sotto la guida del maestro Mariano Di Nunzio.
Il 9 luglio 2015, in formazione trio, ho aperto il concerto a Fabio Concato e Fabrizio Bosso al parco del teatro “Carlo Gesualdo” di Avellino. Nel settembre 2015 ha frequentato i seminari senesi “Kind of blue” de la “Fondazione Siena Jazz”, diventando la prima tromba e tromba solista de la “Young Jazz Orchestra Campana” .
Con la Big Band si è esibito in diversi concerti tra cui: l’opening act a Danilo Rea al Teatro Carlo Gesualdo di Avellino nel maggio 2016; nell’agosto 2017 l’apertura del concerto di Nino Buonocore, come trombettista del progetto “Manù”. Dal 2017 al 2018 partecipa al Marigliano in Jazz fa-cendo parte della Marigliano in Jazz Big Band, fiore all’occhiello dell’intera manifestazione.
Nel 2018, ha fatto parte dell’orchestra “Santa Chiara” diretta dal maestro Renato Serio, in onda su Rai1 in occasione del “Concerto dell’Epifania”.
Nel novembre 2019, forte degli insegnamenti del maestro Carmine Santaniello, conclude gli studi al Conservatorio Statale di Musica di Avellino “Domenico Cimarosa”.
Attualmente è docente di tromba classica e jazz, solfeggio e teoria musicale, armonia, presso l’Associazione Culturale Musicale “Bflat” di Giffoni Valle Piana (SA).