Nella giornata di ieri, giovedì 8 ottobre, a distanza di meno di 9 mesi dall’esecuzione delle misure cautelari riguardanti l’individuazione di una vera e propria piazza di spaccio, facendo fronte alle difficoltà processuali dovute alle problematiche organizzative causate dall’epidemia da COVID-19, il G.U.P. presso il Tribunale di Nocera Inferiore, Gustavo Danise, al termine del processo definito con il rito abbreviato, ha emesso sentenza di condanna con pene comprese tra i 5 e i 4 anni di reclusione. Le pene sono state emesse nei confronti degli 11 imputati che lo scorso 20 gennaio erano stati raggiunti da misura cautelare, in tal modo accogliendo la richiesta di condanna della Procura della Repubblica di Nocera Inferiore.
I fatti sono riferiti all’attività d’indagine che aveva portato il Reparto Territoriale Carabinieri di Nocera Inferiore e la Tenenza Carabinieri di Pagani a dare esecuzione in data 20/1/2020 all’ordinanza cautelare emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Nocera Inferiore su richiesta della Procura della Repubblica nei confronti di 13 soggetti (7 in carcere, 3 agli arresti domiciliari e 3 divieti di dimora nella Provincia di Salerno) per le molteplici cessioni di crack e cocaina contestate.
L’attività d’indagine, estremamente complessa, coordinata dal Sostituto Procuratore Dott. Angelo Rubano, consentiva di individuare l’esistenza di una piazza di spaccio nel centro storico del Comune di Pagani, nel quartiere di viale Trieste, la cui operatività criminale era nota a tutti gli assuntori di stupefacenti provenienti non solo dall’Agro-Nocerino-Sarnese, ma dall’intera Provincia di Salerno.
Le indagini – svolte attraverso intercettazioni ed intense attività di appostamento ed osservazione – consentivano di accertare che ognuno degli imputati ricopriva un ruolo ben definito nel “sistema”: rifornitori di sostanza stupefacente, pusher e vedette, che si alternavano tra loro in turni di “lavoro” articolati nell’arco delle 24 ore. Durante le attività d’indagine, erano stati accertati ed eseguiti: – consistenti sequestri di stupefacenti, in particolare circa 1000 dosi di sostanza stupefacente del tipo “cocaina”; 11 arresti in flagranza di reato per detenzione ai fini di cessione a carico dei pusher e vedette operanti sulla piazza di spaccio, con contestuale recupero di numerose dosi di cocaina, già pronte per la vendita al dettaglio, nonché di somme di denaro contante per una cifra intorno ad euro 10.000,00, provento dell’attività di spaccio; 155 cessioni di stupefacenti, di cui 45 riscontri sugli acquirenti e contestuale segnalazione alla locale Prefettura ai sensi dell’art. 75 D.P.R. 309/90.
4 anni di reclusione Pasquale Avventurato, a Giuseppe De Vivo sono andati tre anni e due mesi di reclusione, a Luca Ferraioli cinque anni così come a Carmine e Luigi Fortino. Due anni e due mesi di reclusione per Francesco Francese, cinque per Alfonso Irace, due anni ed otto mesi per Marco Maiorino, quattro anni per Francesco Nacchia, cinque anni per Saverio Sessa e due anni e due mesi per Giovanni Palumbo