Il Sistema Sanitario Regionale non può permettersi di sospendere le normali attività ambulatoriali, ospedaliere e di prevenzione. Il Covid19 deve circolare con molta più lentezza e quindi va fortemente rallentato. In ballo c’è la salute di chi necessita di cure, urgenti o non urgenti. Le prestazioni di prevenzione sono quelle che permettono di individuare le problematiche fisiche, anche quelle serie, come ad esempio i tumori o altro.
Ora è il momento di pensare ancor di più chi non sta bene e a chi non starà bene.
Spero non succeda mai a nessuno, ma immaginate di dover curarvi con urgenza e vi viene detto che per via del Covid, per via dell’emergenza covid non sarà possibile avere cure, solo allora penserete che forse le misure restrittive adottate, forse dovevano esserlo ancora di più.
Chi è ammalato in modo grave o chi da una malattia lieve passerà ad una malattia grave, ha nel suo corpo un orologio a scadenza, c’è un conto alla rovescia che può portare la persona ad un punto di non ritorno o condizionare la sua vita per sempre.
E’ vero abbiamo una sanità regionale e nazionale che non ha ancora bene applicato il concetto di Servizio Sanitario e di Assistenza. Ma proprio perchè siamo a conoscenza di queste problematiche che maggiormente dobbiamo responsabilizzarci, poi, nelle dovute sedi chiederemo le giuste spiegazioni, ma ora l’obiettivo principale deve essere la non interruzione della fluidità delle cure per tutti, sia per gli ammalati di covid che non.
In questo momento ci sono persone che necessitano di cure e i Sanitari, il personale Sanitari0 è li per curare tutti, non solo gli ammalati di COVID. Ragioniamo e facciamo gruppo, uniti possiamo rallentare la corsa del Virus e di tutti gli altri Virus Influenzali.