Il resto non contava niente, alla Gilda Giuliani in Serena. Oppure Tutto il resto è noia, alla Califano. Drastico in diretta il governatore dopo aver annunciato i 2280 positivi di giornata in Campania: “da oggi pensate solo ad essere umani e a salvarvi, ci vogliono comportamenti responsabili e decisioni immediate”. Poi mostra alla telecamera l’immagine della tac polmonare di un caso grave di covid arrivato al Cotugno, un uomo di 37 anni. Oggi abbiamo situazione degli asintomatici non gravissima, ma non è un dato che ci conforta. Rispetto ai mesi scorsi, le scuole e la stagione influenzale fanno crescere il contagio.
Posti di letto: con questi numeri possiamo reggere ancora per poco l’onda d’urto, oggi reggiamo grazie allo spirito di sacrificio di medici e personale, tra pochi giorni terapie intensive intasate. Dobbiamo recuperare ogni giorno una settantina di posti in più, pur eliminando tutte le prestazioni non salva-vita per avere posti letto necessari. Daremo indicazioni di mandare a casa anche i positivi con sintomi lievi, con qualche linea di febbre, possono restare a casa, in isolamento domiciliare. Bisogna coinvolgere le cliniche private, convenzioni aggiuntive ad hoc per dedicare le strutture pubbliche ai pazienti covid e a quelli gravi.
Tamponi: siamo a cifre importanti ma abbiamo tempi lunghi per comunicare i risultati, dalla prossima settimana avremo altre 5 macchine per lavorarli, però ci sono situazioni non all’altezza degli obiettivi, troppi giorni d’attesa per i risultati. In provincia di Salerno ritardi pesanti, dieci giorni per attendere l’esito. Alcuni comportamenti scorretti da parte dei laboratori privati: tamponi rapidi che non vanno bene, accordo coi pazienti per non comunicare sulla piattaforma regionale la positività per continuare a circolare o lavorare.
Scuole: “non ho incontrato mamme che in questa situazione di contagio volevano far andare a scuola i figli”. Le elementari si aprono lunedì se ci sono le condizioni per aprirle, altrimenti si chiude, almeno per quel che concerne la mobilità. Coi dati in nostro possesso, per me non possiamo aprire alla mobilità e si passa, a qualsiasi età scolastica, alla didattica a distanza. L’Unità di crisi deciderà sulle basi di quel che diranno medici ed esperti.
Non bloccheremo industria, agricoltura, edilizia, trasporto connesso all’agro-alimentare. Sul resto si chiude, non perdiamo più tempo, dal commercio alla ristorazione, si chiude. Oggi la discussione è sul piano di aiuti per queste categorie, lo dico con chiarezza al governo. Chiedo una conferenza Stato-regioni su cassa integrazione immediata, blocco di fitti, riduzione dei fitti a fine pandemia, sospensione tassazione iva e contributi assicurativi, sospensione pagamento utenze.
“Il destino della Campania è fare da rompighiaccio, anticipare. L’abbiamo fatto sulla campagna anti-influenzale, l’uso obbligatorio della mascherina, cibo d’asporto, mondo della scuola. E’ la nostra missione, dar coraggio a un Paese che non ne ha molto. Le misure saranno pesanti ma vi chiedo se esistono alternative. Se decidiamo oggi, a Natale saremo in condizioni migliori e forse ci sarà una parziale riapertura. Affrontiamo la situazione da uomini, anzi mi correggo da umani, siamo in guerra e facciamo parte di un’unica famiglia e di un’unica umanità”.