Forse possono cantare vittoria o quanto meno emettere un sospiro di sollievo. Gli operatori delle biglietterie dei siti di Pompei e di Ercolano, assunti da Opera Fiorentina, otterranno la cassa integrazione dovuta loro da ben sei mesi. Sarebbe questa la promessa dell’INPS durante l’incontro avuto oggi a Napoli, dove i lavoratori hanno aderito a una manifestazione indetta dai Cobas.
Al ritmato grido di “dignità”, una ventina di lavoratori hanno aderito alla protesta sotto la sede dell’Inps e hanno chiesto una risposta urgente alla situazione. Della cassa integrazione prevista dal primo momento di chiusura, causa pandemia, non avevano visto un euro. A discapito della situazione economica delle loro famiglie. E ora, che da domani 6 novembre è prevista un’ulteriore chiusura dei musei, temevano di trovarsi ancora senza alcun sostegno. Ma la lotta ha avuto un suo riscontro.
“Siamo stati ricevuti dal direttore della sede Inps – racconta Luigi Napolitano dei Cobas – e ci ha promesso che entro una settimana circa verranno erogate le nostre spettanze di cassa integrazione. Se la cosa non dovesse risultare vera siamo pronti a una nuova battaglia. Speriamo di no“.
L’esito positivo restituisce valore al lottare per i propri diritti come possibilità di agire per il bene di tutti. Solo con la conferma dell’avvenuto pagamento di ciò che spetta ai lavoratori, però, la battaglia potrà dirsi vinta.