Sale il numero delle interdittive antimafia alle aziende, così come quello delle segnalazioni di operazioni “sospette”, potenziali manovre di riciclaggio di denaro, e aumentano gli episodi di usura. Nei primi 9 mesi del 2020, anno caratterizzato quasi completamente dalla pandemia di coronavirus, le attività criminali non si sono fermate. Si sono magari diversificate, si sono estese su nuovi settori, ma una cosa è certa: le mafie stanno traendo guadagno anche dalla Covid. È quello che emerge dai dati contenuti nel rapporto “La tempesta perfetta. Le mani della criminalità organizzata sulla pandemia”, presentato da Libera e Lavialibera.
Un incremento è stato registrato anche per quanto riguarda il riciclaggio di denaro proveniente da attività illecite. Complessivamente nel primo semestre del 2020 l’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia della Banca d’Italia (UIF) ha ricevuto 53.027 segnalazioni di operazioni sospette; la crescita è relativa alle segnalazioni di riciclaggio (+4,7%), mentre sono calate quelle relative al finanziamento del terrorismo (passate da 395 a 250). Le operazioni sospette segnalate in Campania sono state 7.078 (rispetto alle 6.455 del periodo precedente, con un aumento del 9,7%).