Il sindaco Torquato, qualche ora fa in tv, ha parlato della possibilità di un confronto tra maggioranza e opposizione, anzi tra maggiorazione e opposanza vista la confusione del momento. Indovinate dove? In Consiglio Comunale ? Magari, sarebbe un tentativo di tornare a far politica. Il confronto lo vuole in televisione, anche se gli consigliamo di non trascurare i social, ormai a lui carissimi. Povera politica, svuotata dal cinismo, oltre che dal civismo, dalla voglia di apparire sempre e comunque, dallo scambiare la notorietà per il successo, dall’indicare a scadenza periodica il nemico in questo o quel giornalista, riservandosi le interviste solo agli “amici” di sempre, immarcescibili.
Tra una citazione e l’altra, sommessamente ricordiamo che Catone il Censore fece riparare gli acquedotti di Roma, pulire le fognature, impedì a soggetti privati di deviare le acque pubbliche per il loro uso personale, ordinò la demolizione di edifici che ostruivano le vie pubbliche. Qui e ora Manlio Torquato non è riuscito ad ottenere manco la collettazione del primo lotto di fognature. In quanto a Catone l’Uticense, giova sottolineare che i suoi amici gli fasciarono la ferita, ma egli, strappate le bende, volle morire infierendo nervosamente contro i suoi visceri. Per lui, stoico, la morte non era un male ma uno strumento di liberazione, dal momento che ogni altra via era preclusa. È per questo che Dante nel Purgatorio lo sceglie, pur suicida, come esempio di libero arbitro. .