Possedere il carisma, la forza di trascinare un gruppo con il proprio ascendente non è qualcosa che si riesce facilmente a costruire su se stessi. Ci si nasce, il più delle volte
Essere in grado di alimentare agevolmente una squadra, tanto da renderla coesa e garantirne la massima espressione, avere la capacità di favorire le interazioni tra collaboratori, di incanalare gli scambi e il confronto continuo e fruttuoso di idee, energie e risorse, per trarne spunti tali da favorire una crescita del percorso. Ebbene, queste caratteristiche delineano la figura del leader di un team.
Come nello sport, anche nel mondo del lavoro e della politica il coach ideale è quello capace di mettere insieme elementi tali da costruire la squadra giusta per produrre i migliori risultati. disponendo di molteplici visioni, proposte e soluzioni.
Il leader è in grado di gestire il gruppo nei momenti fluidi ma anche in situazioni di forte tensione, nelle quali diventa necessario risolvere o alleggerire le controversie.
Certo è che, a prescindere dall’ambito nel quale si operi, per il raggiungimento degli obiettivi prefissati, occorra favorire la cooperazione, non certo la competizione, nociva al lavoro di gruppo.
Come si fa? Appianando le conflittualità e mantenendo alto il morale, magari con l’ausilio di gratificazioni adeguate.
La squadra e il coach giusti restano i capisaldi, gli strumenti essenziali, in ogni caso.
Nel mondo del lavoro, quello del team leader è una competenza molto ricercata dai selezionatori, al momento del colloquio. Si punta a inquadrare figure professionali che possano garantire di vincere sfide.
Il dato acquisito è che nessuno possa riuscire contando solo sulle proprie forze. Nello sport, nel mondo del lavoro come in politica.
Puntare sul lavoro di squadra è la chiave, coordinare le attività, gestire le relazioni interpersonali e le risorse, assicurandosi che siano tutte coinvolte, garantire un approccio collaborativo per poter centrare l’obiettivo.
Ciò che conta davvero è che in ogni ambito e in ciascuna squadra ci sia un leader, un mentore, colui che sia in grado di indicare la strada da seguire, organizzare, pianificare, coordinare e, soprattutto motivare il gruppo trasmettendo a ognuno l’obiettivo ultimo che si vuole centrare.
Qualora si pensasse che tutto ciò possa essere di facile realizzazione, si cadrebbe in inganno. Solo pochi riescono a raggiungere questi traguardi. Non è mica facile coordinare più persone?
Il 2020 ha rappresentato per tutti l’anno del cambiamento, delle regole, del rispetto e della solidarietà. La pandemia ha prodotto una metamorfosi nel nostro modo di vivere, di lavorare, di fare volontariato, di impegnarsi per gli altri. Oggi dobbiamo puntare sugli strumenti digitali per restare in contatto e continuare a dare il meglio di quanto possiamo esprimere.
A noi spetta il ruolo degli impavidi, che lottano senza tregua contro le difficoltà e contro un nemico che conosciamo poco.
Rimbocchiamoci le maniche.
Al lavoro, tutti insieme!
MARIA ROSARIA VITIELLO