Due categorie dannose allo stesso modo in politica, discutiamone. I dinosauri non si arrendono. Sono in Parlamento, nelle Regioni, nei Comuni a vario titolo: il loro tempo è passato ma fanno di tutto per resistere, attaccati al privilegio o alla poltrona, alla rendita o al vitalizio, persino a sentirsi comunque importante, distribuendo o chiedendo favori. Alcuni di loro, però, si fanno rimpiangere per il semplice motivo che i giovani adulti, sostituti nell’altezza, brillano per mutismo o vuoto, limitandosi a copie stiracchiate di qualcosa o qualcuno. Allora come scegliere chi deve governarci o amministrarci ?
La carta d’identità conta relativamente, conta moltissimo, ovviamente, il casellario giudiziario. Ma soprattutto conta la valutazione sulle reali capacità di chi si candida ad incarichi che presuppongono competenza e non approssimazione, padronanza della materia e non semplice buona volontà. Mettiamo da parte i dinosauri ma riponiamo nel cestino anche i giovani adulti, specialmente quelli che fanno politica senza contenuti, limitandosi ad applaudire il capo – disciplina tipicamente italiana – o a “socializzare” in dosi ampiamente superiori alla fascia di comprensione. Più che a pensare a manie territoriali di grandezza, francamente fuori moda e fuori contesto, pensi l’Agro, tanto per rimanere a casa nostra, a “scolarizzare” da qui ai prossimi due anni una classe dirigente pronta alle nuove sfide, capace di rispondere alle esigenze della gente, in grado di leggere le carte e di interpretarle, pronta a bussare alle porte che contano non con il cappello in mano con la forza di argomenti veri, progettualità, stile di amministrazione.
Oggi ci troviamo lontani da tutto questo, chi amministra le nostre città, grandi o piccole esse siano, si pone in maniera decisamente discutibile: dall’ecumenico vogliamoci tutti bene al marziale io so io e voi non siete un cazzo, dalle frequentazioni social per esternare rabbie personali alla foto della lampadina cambiata e dell’aiuola messa a posto. Immaginate se questa gente sarà in grado di gestire un minimo di Recovery: al massimo – ipotizziamo senza certezze – correrà a farsi la foto del primo vaccino cittadino (m.m.)