Cinque o sei ore di fila con le mascherine, con i divieti, con il gel che scorre a fiumi; “allontanatevi, non prestate nulla, non chiedete nulla, non vi abbracciate e rimetti dentro quel naso”…Per noi docenti sono ore in apnea perché parlare, spiegare, alzando la voce quando serve o urlando quando si deve…significa automaticamente vivere in costante carenza d’aria. L’occhiale si appanna, la lezione si fa con il cappotto perché la finestra va lasciata aperta. Se hai l’ora buca cerchi di imboscarti da qualche parte, in aula prof non si può, più di due alla volta, è vietato.
É vietato anche entrare in un’aula lasciata vuota dalla classe che magari sta facendo Scienze motorie in cortile… Ogni volta che lasci una cattedra la devi disinfettare. Alla fine dell’ ora devi disinfettare anche il PC. Per quelli delle materie artistiche…ad ogni foglio, matita, gomma toccata, scatta la passata di gel sulle mani. Ormai sono mani bruciate dal gel e corrode i palmi. Perché la didattica distanziata non sarà scuola.. tuttavia vi assicuro che nemmeno la scuola in presenza, al tempo del covid, lo è.
MARIA ROSARIA ANNA ONORATO