Ebbene sì. Il Natale 2020 resterà indimenticabile non solo per le restrizioni anti Covid dovute al contenimento del contagio, ma anche per un avvenimento molto, molto speciale.
La stella cometa di Betlemme torna a illuminare il cielo e le nostre menti impegnate pedissequamente nella battaglia contro il nemico Covid.
L’abbiamo aspettata per circa 800 anni, la stella cometa.
E sono i giorni di Natale ad accoglierla, come da tradizione cristiana, secondo la quale la stella è stata guida dei tre re Magi fino alla grotta dove giaceva Gesù bambino, a Betlemme.
Gli portarono in dono oro, incenso e mirra.
La scia della stella accompagna da allora ogni immagine del Natale.
Giotto, nel passaggio del 1301, era rimasto così colpito dalla Cometa di Halley, da riprodurla all’interno della Cappella padovana che stava affrescando in quel periodo, per conto della famiglia di banchieri Scrovegni.
Per “L’adorazione dei Magi” realizzò quindi una forzatura artistica: era la prima volta che la “stella di Betlemme”, che aveva guidato i magi, veniva ritratta come una cometa.
Secondo gli esperti, il prossimo avvistamento è previsto nel 2080.
I giorni ideali per guardare verso il cielo sono proprio quelli in cui si ricorda la nascita.
Si parla di un raro allineamento astronomico, la Grande Congiunzione’ del 2020, che non accadeva dal 1623, quando Galileo Galilei osservò per la prima volta i due pianeti, Giove e Saturno, con il suo telescopio.
Grazie a questo fenomeno di avvicinamento tra Giove e Saturno, il fascio di luce risulta visibile nel cielo, come un punto luminoso tra le altre stelle.
Giove e Saturno si avvicinano a meno di un decimo di grado di distanza.
Ooccorre tenere gli occhi puntati verso sud-ovest, nelle serate di Natale, lungo la linea dell’orizzonte.
L’orario migliore per poter osservare la lunga scia è tra le 17 e le 19. Ma teniamo lo sguardo verso l’alto sempre, di sera. Il cielo e le stelle sono soliti riservarci liete sorprese.
MARIA ROSARIA VITIELLO