Arrivata in mattinata la sospensione dalla carica di consigliere comunale, firmata dal prefetto Russo, Giancarlo Giordano non ha perso tempo e non ha atteso l’iter di supplenza: ha dato mandato di protocollare le dimissioni. Pertanto ogni dubbio d’interpretazione della legge Severino viene meno: in consiglio comunale entrerà l’avvocato Gianfranco Trotta, primo dei non eletti del PD, fino all’anno scorso assessore alle politiche sociali, fatto poi fuori da Torquato in fase di rimpasto, fase peraltro che provocò la rottura tra lo stesso Trotta e il PD, che non seppe difenderlo fino in fondo. Trotta successivamente è diventato il referente nocerino di Azione, il movimento di Calenda insomma, che con lui, dopo le larghe conquiste di Salerno trova spazio anche a Nocera e magari sogna, nel 2022, di recitare un ruolo di primo piano nella corsa al successore di Torquato. Insomma il PD non guadagna dal ritorno di Trotta, un ex come lo era quasi diventato Giordano, che pur rimanendo iscritto al partito era transitato in Nocera Coraggiosa, gruppo formalmente ancora in maggioranza ma con posizioni distanziate e accenti critici fino a portare Torquato a chiederne la “cacciata”. Ora Nocera Coraggiosa scende da 4 a 3 componenti: sarà opposizione nella maggioranza o maggioranza all’opposizione ? E Trotta cosa farà ? Il malumore personale verso Torquato resta e mettendo in conto anche un accento politico diverso, quello di Azione, c’è da pronosticare che farà rima con opposizione.
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