Vorrei portare all’attenzione un momento importante per il Bacino Idrografico del Fiume Sarno; da un anno a questa parte Coordino un gruppo di cittadini denominati “Sentinelle del Bacino Idrografico del Fiume Sarno” che stanno portando avanti con umiltà e silenzio una chiara richiesta di applicazione e rispetto della legge sull’ambiente, la tanto disattesa legge 152/2006. Personalmente sono ormai oltre 13 anni che porto avanti un controllo continuo e costante su tutto il reticolo idrografico del Bacino del Sarno al fine di individuare le criticità ambientali che in sostanza derivano principalmente o quasi esclusivamente dalla mancanza di servizi fognari e depurativi o del loro malfunzionamento.
Nel corso di questi anni abbiamo avviato, restando liberi cittadini e quindi senza alcun decreto prefettizio (non essendo dunque guardie ambientali e non indossando alcuni divisa) la chiusura di tantissimi scarichi e prelievi abusivi delle acque dai corsi d’acqua inquinati e da quei pochi non inquinati. Abbiamo portato avanti una rivoluzione di visione in forma generale del Bacino del Sarno togliendo la continua e sola attenzione dal Fiume Sarno, ma facendo conoscere a molti l’esistenza di un reticolo idrografico di gran lunga più lungo e in alcuni casi anche più importante del Fiume Sarno stesso. Abbiamo stabilito una regola al nostro interno che quando si parla di un qualsiasi corso d’acqua lo associamo al fatto che questo fa parte del Bacino Idrografico del Fiume Sarno. Oggi però voglio principalmente soffermarmi su quello che per molti è stato “il cancro” del Bacino Idrografico del Fiume Sarno, qualcuno lo chiama impropriamente “Killer del Fiume Sarno”, sbagliando anche nel chiamarlo Fiume pur non essendolo: parlo del Torrente Solofrana.
Un torrente che ormai ha quasi nulla che possa davvero identificarlo in un Torrente Naturale, tanto è vero che il Solofrana è ormai un canale artificiale per lo più cementato che trasporta mediamente il 90% di acque reflue depurate o mal depurate e il restante 10% acque di sorgente, queste ultime le uniche veramente rimaste nel Bacino del Sarno. In queste settimane però sta accadendo qualcosa di importante che nessuno ha notato, se non grazie alle mie pubblicazioni. Il fatto che il Torrente Solofrana da Solofra a Mercato San Severino scorre pulito. Certo che scrivere pulito è una forzatura poichè come ho detto prima, il 90% delle acque sono reflui depurati, ma del resto non può essere diverso da quanto detto. Fino a poche settimane fa il Torrente Solofrana aveva una colorazione rossiccia che io ho denominato “Rosso Solofrana”, acque che uscivano dal depurazione di Mercato San Severino di quella colorazione e che incrociavano le acque sorgive provenienti da Montoro e Solofra. Da Mercato San Severino, queste acque, poi si avviavano per attraversare la stessa Mercato San Severino, Roccapiemonte, Nocera Superiore e Nocera Inferiore e per poi incrociarsi con il Torrente Cavaiola e unirsi all’Alveo Comune Nocerino proseguendo per il Fiume Sarno e per poi arrivare alla Baia di Stabiese.
Non è stato semplice arrivare a questo risultato, che spero continui nel tempo, infatti, tante sono state le notti, i giorni, le estati e gli inverni che ci, e mi hanno visto in prima linea sul campo, sempre da cittadino, sul controllo sia degli impianti di depurazione che dell’apparato fognario. La Gori ormai mi conosce bene e sa che quando arriva una segnalazione da me, di un pronto intervento è perchè o c’è una rottura della tubazione idrica, un malfunzionamento della rete fognaria con una conseguente attivazione di uno scaricatore di piena o problematiche di depurazione. Innumerevoli sono stati gli scarichi chiusi, immissioni abusive, immissioni di reflui che erano nascoste e che abbiamo individuato ove erano presenti delle occlusioni fognarie da immemore tempo. Incessante è stato il lavoro coordinato tra cittadinanza ed enti gestori. Se oggi il Solofrana scorre pulito è anche per il grande lavoro di cittadinanza accoppiato a quello del gestore della risorsa idrica (che ancora deve fare tanto) e poi in parte anche politico e che ahimè è sempre però sollecitato generalmente dai cittadini. In poco meno di 8 mesi abbiamo stabilito oltre 50 connessioni di segnalazioni con il soggetto gestore locale Gori e incontri continui con i Team Leader aziendali e degli operatori dei pronto intervento e un rapporto estremamente attivo e proficuo con il Consorzio di Bonifica del Comprensorio Sarno che grazie all’azione del Commissario D’Angelo, del Direttore Luigi Daniele e della efficiente Polizia Idraulica e del sempre attivo ufficio Ambiente dello stesso Consorzio guidato dalla Dott.ssa Soriente quasi giornalmente ci rapportiamo per la segnalazioni di problematiche ambientali e idrauliche. Alla base non esistono protocolli di intesa, convenzioni, partenariati o accordi di chissà quale tipo, c’è un solo modo chiaro, reale e diplomatico di affrontare le problematiche, per risolverle e non per creare ostacoli. Certo, capita che anche io dica la mia opinione laddove noto una discrepanza o qualcosa che secondo un mio parere e di personale esperienza deve essere eliminata o modificata, ma resta pur sempre il parere di un cittadino e che si sente libero di dire la propria nei processi pubblici o privati che vanno verso la gestione della cosa pubblica. Se oggi il Solofrana scorre pulito lo si deve anche all’impegno di chi da deciso di avviare reflui pre depurati al depuratore di Mercato San Severino, di rispettare quindi la depurazione interna all’azienda, ma caro Direttore, i problemi restano e li ritroveremo ad ogni estate fin quando non verrà ampiamente discusso un argomento non ancora conosciuto che è la “Politica delle 4R”, Recupero, Riduzione, Riciclo e Riutilizzo delle acque, un progetto che mi onoro di portare avanti perchè sarà quello che risolverà gli annosi problemi che poi riscontriamo nei corsi d’acqua con immissioni abusive e cattiva o assente depurazione delle acque da parte sia delle industrie che dei depuratori Regionali. Incentrare una politica delle 4R nella Depurazione Industriale e Regionale che nelle Civili Abitazioni permetterà alle falde acquifere di avere più acqua e quindi potremo assistere all’aumento del deflusso delle acque di sorgente, la rinascita di sorgenti inattive e applicare quello che da anni mi sgolo a far rispettare, il Minimo Deflusso Vitale dei Corsi d’Acqua con le acque di Sorgenti non contaminate da Cloro. Molti non sanno che solo l’Alto Sarno, Montorese, Calvanicese e Solofrana ad oggi hanno sorgenti fontanili Naturali mentre a valle del Bacino, nella piana del Sarno ci sono le Polle d’Acqua, piccole sorgive freatiche. Le sorgenti del Sarno ad esempio non sono acque sorgive ma acque di sfioro degli acquedotti aggiunte da cloro, ebbene, io porto avanti l’idea di trovare soluzioni affinché i corsi d’acqua naturali o “NaturalArtificiali” possano ritornare ad avere acqua di sorgente. Questo può accadere solo se i consumi di acqua diminuiscono e solo se la politica lo decide. Immagini un torrente Cavaiola ove ci scorrono acque sorgive, immagini la ripresa delle acque di Sorgente nel Torrente Solofrana. Certo a questo bisogna associare una rinascita naturale di questi corsi d’acqua, studiando sistemi di rinascita della biodiversità, forse, questo resterò un sogno semplicemente perchè ai corsi d’acqua sono state associate troppe immissioni di reflui non dovute e calcolato un impianto fognario e depurativo inadatto a depurare i reflui degli impianti misti fognari. Non so se i suoi lettori lo sanno, ma alle fognature viene tecnicamente programmato uno scaricatore di piena, volgarmente chiamato sfioro fognario posto all’argine dei torrenti e fiumi, questo vuol dire che ogni qualvolta piove in modo eccessivo o ci sarà una occlusione fognaria i reflui verranno inviati nei fiumi, canali e torrenti. Lo stesso accadrà per il fallimentare progetto sul tema ambientale dei lavori di adeguamento fognario su Nocera Inferiore del primo, secondo e terzo lotto, dove verranno create fognature miste e non duali. La dualità serve a dividere le acque di pioggia dai reflui, in questo caso, a Nocera Inferiore non accadrà, quindi quando verranno attivati gli scaricatori di piena come sopra ho descritto, verrà vanificato il lavoro di eliminazione dell’inquinamento da reflui che ad oggi il Solofrana vive a Nocera Inferiore. Basti pensare che la stessa Autorità di Bacino distrettuale dell’Appennino Meridionale, ufficio di stretta emanazione del Ministero dell’Ambiente è risultato assente alla conferenza di servizi fatta da Gori per raccogliere i pareri sui lavori di adeguamento fognario. Pensi Direttore che l’Autorità di Bacino poteva essere l’ente che poteva effettuare delle prescrizione e dare pareri vincolanti al fine di evitare l’errore che da qui a breve verrà realizzato su Nocera Inferiore. Non le nascondo che come Giornalista e Cittadino ho interrogato l’Autorità di Bacino chiedendo i motivi della loro assenza a quella conferenza di Servizi ma ad oggi, che secondo legge la loro assenza ne genera consenso. Così come in altri casi non ho ricevuto risposta, ma non è la prima volta che accade.
Non mi sono meravigliato del silenzio del Comune di Nocera Inferiore che non ha proferito parola sulla richiesta di dualizzazione dell’impianto fognario, che nessun altro ente in quella conferenza ha parlato di dualizzazione degli impianti fognari. Silenzio assoluto, ma tutti sanno e credo anche Gori, che il lavoro che verrà realizzato a Nocera Inferiore è un fallimento a priori, compresa la Regione che sa di tutto questo. Si ricorderà che fui l’unico a protestare durante l’inaugurazione della pubblicazione della gara sulla Gazzetta Ufficiale nella sala del consiglio comunale di Nocera Inferiore e da colleghi giornalisti fui anche offeso perchè raccontavo eresie, ed io, caro collega Direttore dicevo proprio questo, che quel progetto era fallimentare già nel solo pensiero di applicarlo. Questo progetto di adeguamento fognario procede nel silenzio perchè si ha timore di mettere uno stop ad un’opera da sempre voluta e fermarlo ora potrebbe sembrare sia impopolare che rischioso per la salute dei cittadini? Mi domando. Mi sa tanto di ILVA, cosa scegliamo di lavorare male pur di vivere male? Mi viene quasi da pensare, che qualcuno accetti quel che viene dal cielo e non pretende che le cose vengano fatte con criterio e durabilità per le presenti e future generazioni. Direttore, pensi che con la realizzazione dell’impianto fognario misto è vero che si elimineranno gli sversamenti storici e cronici nel Solofrana e Cavaiola, ma badi bene, non del tutto e si invierà molta più acqua all’impianto di depurazione di Angri sollecitando tutta la rete fognaria di collettamento perchè dovrà trasportare anche le acque di pioggia che potrebbero tranquillamente essere inviate nel torrente. Sicuramente si dovrà anche ripensare al concetto di dualizzazione degli Impianti Fognari già presenti nelle aree fortemente urbanizzate laddove c’è anche un’alta produzione di rifiuti stradali, e questa poteva essere una svolta per Nocera Inferiore, però purtroppo è un’occasione mancata. Il Solofrana oggi è pulito a Mercato San Severino e lo documento con piacere godendomi l’attimo, ma resterà solo una “pallida illusione” poichè tutta l’impiantistica fognaria e depurativa nelle vicinanze dei torrenti e fiumi del nostro bacino del Sarno non sono stati studiati per dare durabilità nel tempo a questa “pallida illusione”. Nocera Inferiore e i suoi lavori di adeguamento fognario saranno un esempio, penso, negativo per il presente e futuro. Rischio di essere impopolare ma questa è la realtà.