Nel Parlamento italiano i piatti di lenticchie sono sempre stati un ottimo viatico al cosiddetto trasformismo.
Una parola storicamente datata, ma o lo chiami ‘trasformismo’ o ‘consociativismo’ non sfugge il senso compromissorio della manovra. Ci siamo arrivati grazie all’ avvocato del popolo sponsorizzato dal centro e ad un movimento ( senza idee proprie, che ha perso tutte le stelle, semmai si fossero accese). Un movimento che si muove su piattaforme, delle quali ora siamo, per ironia della sorte, avidi consumatori nonché fruitori coatti. Il movimento si muove ondivago, segue gli interessi, le piazze e gli affari. Il nostro Renzi, che queste cose le sa, ha messo la finta all’ avvocato, bel colpo di teatro; la crisi al buio senza uno straccio di consenso. Eppure ci ha guadagnato in consensi, perché le motivazioni ci possono essere e pure giuste. Mi chiedo quando sarà possibile per il Parlamento tornare a votare liberamente? Lo ha capito anche il Conte che si é
deciso a scendere dalla sua aurea spocchia infarcita di DPCM per dare di sé, e dei monconi di fiducia residui, un’ altra immagine che ha per titolo ‘Aiutiamoci’.
Renzi ha capito che il centro non é piú suo ed é partito lancia in resta; tuttavia state certi che se si profilerá un’ area cattoliberal Conte ci si butterà a capofitto.
É mai possibile affidarsi a questa gente per difendere il funzionamento dello Stato? Oggi mentre al Senato il voto impazza si continua a morire nelle corsie ospedaliere.
Volevo dirvelo.
MARIA ROSARIA ANNA ONORATO