Primo lotto di un terno (speriamo). Nessuno a porre e a porsi domande sui sotto lotti e sugli stralci, insomma su una parte del finanziamento. De Luca non c’è. Manda il suo sosia (battuta involontaria di un dipendente comunale). Fulvio Bonavitacola, vice presidente regionale con delega all’ambiente, avvocato intelligente e politico di lunghissimo corso. Uno che capisce da anni che fare il De Luca è impossibile, pur essendone da sempre il braccio destro. Parla di ovvietà sul Sarno e si sbilancia in una Nocera Capitale che rischia da tracimare nella retorica (e magari di offendere Scafati). L’inaugurazione più sgangherata e superflua di sempre (collettamento rete fognaria, lavori senza tabella iniziati da una settimana in via Matteotti) è passata prima per l’aula consiliare e poi sul luogo fisico approfittando delle tregua Meteo. Presenti sindaco e gran parte della giunta, il presidente dell’assiste, il Pd senza Petrosino, i civici giovani e leggermente meno moderati, il socialista Iannotti, D’Acunzi per la minoranza, tutti assenti gli altri di maggioranza e minoranza. Presente Salvatore Bottone. Presente soprattutto Andrea Annunziata in attesa del sì della Camera, commissione Trasporti, per insediarsi all’Autorità Portuale del Tirreno (la crisi di Governo potrebbe far saltare tutto). Presente e intervenuto Picarone. Presenti e parlanti per la Gori Di Natale e Rodriguez. Civile e poco numerosa la contestazione in piazza nei confronti della Gori, con delegazioni di alcune associazioni, non tutte, tra quelle che si battono per acqua pubblica e disinquinamento del Sarno. Non abbiamo visto in zona Ubaldo Rea, avrebbe avuto l’occasione di ribadire la sua idea del partito di Marco e Maddalena, ovvero, nel caso di specie, delle parole istituzionali pronunciate contemporaneamente a favore della Gori e per l’acqua pubblica. D’altra parte, il “credo ciò che dico e faccio ciò che credo” appartiene soltanto alle citazioni su e di Victor Hugo.
MARCO MATTIELLO