Dal Vangelo-Angelus del sindaco sintetizzato in post: se alle prossime comunali qualcuno pensa ancora di classificare il mondo con le parole destra e sinistra, per questo e per tanto altro svuotate dalla storia, o è fesso o in malafede. Ma si può scrivere una cosa del genere? In città destra e sinistra per fortuna esistono ancora, non sono state sedotte e abbandonate da un civismo alla “volemose bene”, oppure da inno alle amicizie, specialmente quelle liceali che non guastano mai soprattutto quando si affidano incarico, un civismo che in una decina d’anni ha prodotto meno di un buon commissariamento prefettizio (il mitico Atzori fece di più, fontana compresa). Consigliamo alla vera destra e alla vera sinistra di tornare a fare politica, quella vera, senza contaminazione affaristica, pensando al futuro della città, discutendo su vari opzioni, siano esse di destra o di sinistra, ma che almeno abbiano contenuto vero, non chiacchiere alternate a citazioni, non la presunzione del primo di una classe rimasta ormai senza alunni (giunta ? consiglio comunale ? commissioni ?), non la chiusura in un piccolo recinto geografico, fatto di lamenti verso le istituzioni più grandi ma quasi mai di azione incisiva verso le stesse. Tornino i partiti con forza, il civismo ha fallito in pieno (diciamo che a nostro vedere e pensare ha un’ultimissima possibilità con una sola persona che omettiamo stavolta di citare) e nessuno lo rimpiangerà. L’ideologia, l’ideologia
Malgrado tutto credo ancora che ci sia. È il continuare ad affermare. Un pensiero e il suo perché (Gaber).
MARCO MATTIELLO